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Teramo, il buzzer beater suona 2 volte

Mettendo a posto del materiale mi è tornato alla mente un episodio della stagione regolare. L’Armani Jeans vince 97-95 sul campo della Banca Tercas, dove giocherà nei quarti di finale, con un tap-in allo scadere di Mike Hall. A seguire i tre fotogrammi relativi a quella giocata tratti dal DVD della gara:

fotogr1

Qui il cronometro mostra 1 decimo alla fine, la palla è ancora nelle mani di Hall. Fotogramma successivo:

fotogr2

Palla sfuocata, direi fuori dalle mani ma senza certezze, 00.0 sul cronometro, stop lamp non accesa (il che corrobora la decisione di convalidare da parte degli arbitri). Fotogramma successivo:

fotogr3

Palla ancora più staccata dalle mani, stop lamp che si accende (si vede anch’essa molto sfuocata). Nel caso di domenica scorsa (canestro di Malaventura) si ha uno 00.1 sul cronometro e la stop lamp accesa. Qui uno 00.0 e la stop lamp spenta. Il confronto dei due episodi (posto che è tecnicamente fisiologico lo sfasamento tra orologio e stop lamp) serve a dirci un bel po’ di cose. La prima: può succedere che nello stesso canestro si segnino due canestri la cui convalida dipende da un fotogramma. Le immagini che vedete sono formate da 25 fotogrammi per secondo. Significa che tra un fotogramma e l’altro c’è uno “spazio”di 4 centesimi.In cui possono succedere delle cose. Quindi in casi limite (ma non poi tanto se ne succedono due nello stesso canestro) quei 4 centesimi possono anche assumere una rilevanza. Non ci credete ? Leggete cosa è successo quest’anno in una partita NBA:

The unsung hero, D’Allesandro reports, is a YES Network producer named Frank DiGraci (winner of six Emmys, nominated 26 times), the guy responsible for showing conclusive evidence to overturn a call on the floor. Referee Derrick Stafford’s crew originally waved off the shot, so DiGraci and four tape editors looked at what they were getting from their eight high-def cameras. Only one showed everything they were looking for. The shot that proved the ball left Harris’ hand before the lights went on came from a hand-held, high-def, super-slo-mo camera from under the basket operated by Pete Stendel. “He followed him, because he knew where (Harris) was on the sideline, it would be too wide — you wouldn’t see anything,” DiGraci explained. “Pete’s instinct — he’s an awesome cameraman — was to follow him tight.” DiGraci said had the camera not been high-definition it may not have been possible to discern the space between Harris’ fingers and the ball as time expired. “And also, it’s super-slo-mo, which records three times as fast as the other machines. That’s 90 frames per second,” DiGraci told D’Allesandro. Again, consider the time frame: “Devin got the shot off by one frame — one-30th of a second,” DiGraci said. “That’s three one-hundredths of a second. You cannot be closer to zero. There will never, ever, be another play closer in the history of the NBA than that shot. It was literally just off his fingertips.”

Il riferimento è alla gara tra Nets e Sixers, decisa da un clamoroso canestro di Devin Harris da distanza siderale. Per gli arbitri, con tanto di instant replay, un problema non da poco vista la posizione da cui è stato scoccato il tiro. Guardate il video da questo link

Harris a 90 frame al secondo

Senza voler chiamare delle disgrazie, pensate alla stessa azione su un nostro campo. Senza stop lamp al tavolo degli ufficiali, quale riferimento potremmo prendere ? Questo serve a dire che anche l’Instant Replay, in una situazione “strettissima” potrebbe non fornire le indicazioni richieste, e si dovrebbe serenamente accettare la decisione sul campo degli arbitri, perchè questo è lo spirito del gioco. Ma torniamo alla questione dei frame. Con la macchina del mitico Di Graci, invece dei tre fotogrammi che vedete sopra, nello stesso spazio se ne vedrebbero almeno 10, probabilmente 11 (quei 3 moltiplicati per 3.6 dà 10.8 come risultato). Con quei 3 fotogrammi non è facile realizzare se il canestro di Hall è buono, anche perchè la posizione della palla nelle mani è piuttosto sfuocata come la stop lamp. Con il super super slo-mo di Di Graci (per darvi un riferimento siamo ad una qualità più di 2 volte superiore a quei meravigliosi super slo-mo che avete probabilmente visto in occasione della Final 4 di Berlino) decidere sarebbe stato un gioco da ragazzi. Giova ricordare comunque che secondo la stop lamp, i nostri troppo vituperati arbitri han fatto giusto in ambedue i casi (ed era tutt’altro che facile).

Immagino che non sia agevole orizzontarsi in questo ginepraio. Ma il discorso di base è questo: anche 3 centesimi di secondo possono decidere una partita. Senza la macchina di Di Graci e la strumentazione NBA nessuno sarebbe arrivato a dire una parola definitiva in quel caso. Ed anche in USA, se la produzione non fosse stata in HD non se ne sarebbe venuti a capo. Significa che lasciare sul regolamento che la decisione dipende da quando il segnale acustico segnala la fine della gara o di un periodo di 24 secondi è anacronistico quanto il vostro vecchio VHS rispetto a Di Graci. E poi, ripetiamolo, tra poco (se i playoff mai cominciano) ci sarà l’Instant Replay su tutti i campi. Se non diamo un’indicazione chiara ed univoca su quale riferimento prendere tra orologio e stop lamp (la seconda ovviamente, ma va detto ufficialmente) facciamo un vero e proprio disservizio al gioco. Un instant replay, lo sappiamo, può servire per assegnare uno scudetto. Da quel 2005, abbiamo fatto un lavoro serio per capire cosa serve per migliorare, come funziona veramente il complesso interfacciamento tra video, audio e cronometro ufficiale ? La risposta è no. Adesso potremmo prendere il fatto di Teramo, che NON può nè deve avere alcun riverbero sull’omologazione della gara, come spunto per iniziarlo e farlo quel ragionamento. Tutti assieme, dirigenti, arbitri, tecnici video, tecnici di cronometri. Nel nome di Di Graci e del suo italianissimo cognome …..

Published inHomepageSerie A

3 Comments

  1. Juri Juri

    Se il cronometro va all’indietro, è corretto che prima c’è 0.0 e poi si accende la luce del tabellone (la differenza è di 9,9 centesimi).

    Sicuramente la discussione è “filosofica” ….

  2. davide davide

    battuta ma fino a un certo punto….non so se a teramo funziona così ma ad esempio al paladozza la fortitudo tira sempre sotto la fossa nel primo tempo e dall’altra parte nels econdo..è sempre così…per cui visto che è lo stesso canestro anche a teramo magari ci hanno pensato..e hanno “aggiustato”….

  3. Nino Romeo Nino Romeo

    Premetto che è una battuta: ma probabilmente lo 00.0 sul cronometro con stop lamp non accesa in occasione della sconfitta con Milano avrà fatto pensare a chi di dovere che magari una “risincronizzazione” (termine non proprio dei migliori) a 00.1 sul cronometro con stop lamp accesa potesse portare maggiori vantaggi….e a lungo andare così è stato. Ehehehe 🙂

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