Skip to content

Rieti, la cordata lombarda rinuncia ?

da www.rietisport.it
Quando Gaetano Papalia qualche giorno fa sul muro dei tifosi, a chi gli chiedeva chiarimenti sulla questione della cordata di imprenditori interessati all’acquisizione della Solsonica, rispondeva che «preferiva tacere per un dovere morale di discrezione» anche se quel silenzio finiva per danneggiarlo, un po’ di curiosità era naturale che venisse. Fino a qualche tempo fa, anche solo parlarne era proibitivo. Ma ora che lo stesso Presidente della Sebastiani lo aveva fatto, provare ad andare più a fondo sembrava scontato. E se il numero 1 della Solsonica preferisce il silenzio, per provare a capire cosa sia successo non restava che andare dall’altra parte, la cordata lombarda appunto. Difficile ovviamente parlare direttamente con loro, ma farlo con il loro commercialista alla fine dei conti cambia ben poco. Soprattutto se il commercialista in questione è un reatino doc. «Sollecitato da Melilli ho provato a riunire questa cordata di imprenditori lombardi per provare ad aiutare la Sebastiani», fa sapere Roberto Pietropaoli, il capo-cordata, colui che aveva messo in contatto il gruppo di imprenditori con la società amantoceleste. «Il primo incontro si è svolto a Milano il 3 novembre – racconta Pietropaoli, attualmente anche presidente della società di calcio a 5 Real Rieti – ma in quella data abbiamo parlato solo della Sebastiani cercando di farla conoscere ai miei clienti lombardi». Poi da lì è passata una settimana. «Ci siano rivisti il 10 novembre a Rieti – continua – quando dovevamo esaminare delle carte che avevamo chiesto di visionare alla società ma, siccome non erano pronte, abbiamo di nuovo solo parlato». E per vedere quelle famigerate carte dovrà passare ancora del tempo. «Dopo varie sollecitazioni che ho fatto a Papalia – spiega Pietropaoli – siamo riusciti ad ottenere un incontro per il 24 novembre quando ci sono state presentate degli schemi riassuntivi e non dei veri e propri libri contabili, da cui però la situazione debitoria risultava molto più alta di quello che ci aspettavamo e troppo alta per il nostro investimento». Di cifre preferisce non parlare, per un discorso deontologico, però da una cifra possiamo partire: quella del milione e 250mila euro che Papalia ha sempre chiesto pubblicamente per salvare la Sebastiani. Molto più alta di questa? «Comunque in quell’incontro abbiamo chiesto 15 giorni per valutare la situazione – fa sapere il presidente del Real Rieti -. Anche se in realtà viste le cifre debitorie, c’era veramente poco da valutare. Comunque abbiamo chiesto un incontro alla Cariri, visto che è la banca di riferimento della Sebastiani, per capire quale poteva essere il loro supporto e ci è stato risposto che loro non potevano fare più di quanto avessero già fatto». Insomma, la vicenda lombarda si archiviava ancora prima di iniziare. «Di fronte a questa situazione non abbiamo formulato neanche un’offerta né parziale né totale – rivela – ma ho inviato a Papalia una mail spiegandogli che il peso era più grande di quello che pensavamo e per questo non potevamo accollarcelo. Lui allora, mi ha chiesto di intervenire con una sponsorizzazione che, eventualmente, ci sarebbe stata scontata successivamente dal prezzo di acquisto. Ma questo da noi non era mai stato preso in considerazione così come l’aumento di capitale». I piani erano ben altri. «La nostra operazione nasceva con Melilli e con la volontà di utilizzare gli impianti sportivi per creare una grande struttura – chiarisce il commercialista dei lombardi – questo era il nostro progetto e noi lo avevamo messo in chiaro fin da subito per questo non potevamo essere interessati né a sponsorizzazioni né a sottoscrizioni». Insomma alla fine a far sì che neanche un’offerta fosse formulata è stata un’esposizione debitoria troppo alta rispetto al milione e 250mila euro di cui tutti parlano. Se così fosse, è naturale chiedere alla società che, in primis, qualche tempo fa, aveva diffuso a tifosi e stampa fogli excel indicanti entrate/uscite, di capire quale sia la reale situazione della Solsonica. Soprattutto se è la stessa società a chiedere un ulteriore sforzo ai cittadini di Rieti con la sottoscrizione popolare. Perché ipotizzando un debito molto più alto, allora sì che il Presidente Papalia dovrebbe tirare fuori dal cilindro una soluzione magica. Perché ci sarebbe di certo poco da ridere se da quel cilindro uscissero solo quei polli e quelle galline tanto cari a qualcuno.
ALESSANDRA PONTI

Published inHomepage

4 Comments

  1. Hey There. I found your blog using msn. This is a really well written article. I’ll be sure to bookmark it and return to read more of Flavio Tranquillo – Benvenuto nel mio sito . Thanks for the post. I will definitely return.

  2. Wow, amazing blog layout! How long have you been blogging for? you made blogging look easy. The overall look of your web site is wonderful, as well as the content!. Thanks For Your article about Flavio Tranquillo – Benvenuto nel mio sito .

  3. Wow, incredible blog layout! How long have you been blogging for? you make blogging look easy. The overall look of your website is great, let alone the content!. Thanks For Your article about Flavio Tranquillo – Benvenuto nel mio sito .

  4. Wow, awesome blog layout! How long have you been blogging for? you make blogging look easy. The overall look of your website is great, as well as the content!. Thanks For Your article about Flavio Tranquillo – Benvenuto nel mio sito .

Comments are closed.