“Time Out” riporta, tra le altre, questa testimonianza di Ferdinando Minucci rispetto ai fatti del 2012.
«Tutto inizia con “l’aria rancida”. Dopo l’intervista di Scariolo a Radio 24, il presidente Livio Proli presentò in Federazione un esposto dove si ipotizzavano a nostro carico presunte interferenze con il mondo arbitrale. Ovviamente la stampa milanese, in particolare la “Gazzetta dello Sport”, dette ampio risalto a questo fatto. Ne conseguì una campagna stampa a sostegno di fantasiose tesi che in qualche modo tendevano a giustificare le brucianti sconfitte della blasonata società meneghina, che nonostante l’enorme impegno economico di Armani non riusciva neppure a competere con la nostra società. Molto abilmente Scariolo, come aveva fatto in Russia e in Spagna, cercò di sviare l’attenzione dei media dalla certa, imminente sconfitta. Vista la bramosa attenzione con cui veniva trattato questo argomento, chiamai David Rossi, responsabile dell’area comunicazione del Monte dei Paschi, chiedendo un parere su come intervenire. Da questa conversazione, dopo che Rossi mi dette la sua indisponibilità a un sostegno diretto al progetto che comunque condivideva, uscì l’ipotesi di affidarsi a Internet, il mezzo più immediato, economico e semplice da gestire. Il nostro consulente Giampiero Hruby ci suggerì quindi di considerare il sito Basketnet come ipotesi interessante e fattibile, consigliandomi Franco Montorro come direttore responsabile.»
Su Facebook, quindi in sede pubblica, Franco Montorro ha ritenuto di aggiungere quanto riporto pedissequamente di seguito.
Caro Flavio, non seguo più il basket da tempo, né da un punto di vista professionale né personale.
Quindi questo potrebbe essere il mio terzultimo contributo ad un’argomentazione cestistica. Dico terzultimo perché ho ancora, fra il cassetto e la scrivania, due libri di ricordi da completare.
Ma torniamo alla realtà e comunque ad un passato che mi ha visto attore non protagonista in una vicenda a cui tu hai accennato nel tuo ultimo lavoro editoriale: “Time out”.
Sul finire dell’estate del 2012 mi viene offerta la gestione del sito basketnet.net.
La proposta è di Ferdinando Minucci che mi garantisce l’assistenza tecnica necessaria e un budget mensile di 2000 euro. In tutto il periodo della mia direzione non mi ha mai chiesto la pubblicazione di un articolo né suggerito argomenti, ho svolto la mia attività in piena autonomia. Faccio un passo indietro: trovo quantomeno improbabile che sia stata proprio una certa persona a suggerire a Minucci il mio nome per basketnet, visti i pessimi rapporti correnti già da diversi anni fra me e il signor H.
A meno che il mio nome sia stato fatto con ironia al confine con il disprezzo.
L’esperienza a basketnet.net mi consente di rientrare nel mondo del basket, riesco a gestire il sito da solo ma con il contributo di personaggi come Maurizio Mondoni e Valerio Bianchini, per citare solo due che aderiscono volentieri al mio progetto e soprattutto non intacco il budget dei 2000 euro.
Sotto il profilo economico sono sempre stato un po’ leggero, non nel senso che abbia dilapidato soldi ma perché la passione spesso mi ha fatto mettere in secondo piano il fatto che la mia attività andasse comunque remunerata. In questo caso ho aspettato la fine dell’anno 2012 per rivolgermi a Essedue, come mi era stato detto di fare da Ferdinando Minucci.
E qui inizia un percorso accidentato, perché non solo non riesco a parlare con quello che mi era stato indicato come referente, il signor Sammarini; non solo mi viene detto che a loro non risulta nessun obbligo, ma mi arriva a casa la raccomandata di un legale che mi intima di non avanzare più nessuna richiesta economica non dovuta.
Contemporaneamente inizia una diatriba con Sporticolo, l’agenzia che gestiva le news “veloci” di basketnet, alla quale io chiedo di non ripubblicare notizie da altri siti senza pubblicare anche la fonte di provenienza.
Nessuna replica.
Ripetutamente sollecitato su entrambe le questioni, Ferdinando Minucci garantisce un interessamento che poi risulterà solo di facciata.
Sul finire del mese di aprile non riesco più a pubblicare i miei articoli sul sito. Bloccato. Silenzio generale. Mi sento abbandonato e solo. Solo con il mio orgoglio.
In data 3 maggio annuncio su Facebook il mio abbandono.
So che può apparire una vicenda grottesca, purtroppo è vera e con il senno di poi mi pento e mi vergogno di essere stato coinvolto in un’avventura del genere.
Tanto ti dovevo. Tanto volevo dire a chi ancora mi e ci segue.
Ciao
Franco
Avuta contezza di quanto sopra, Ferdinando Minucci ha ritenuto di precisare ulteriormente quanto segue, autorizzandomi espressamente a rendere pubblico il contenuto della sua mail, che riporto a propria volta di seguito.
Il sig. H, così lo chiama Franco, è stato il coordinatore di tutto il progetto “Basket Net” che doveva servire a contrastare l’attacco, mediatico e non solo, messo in campo dall’Olimpia Milano. Il sig. H ha seguito e coordinato il progetto nelle sue fasi iniziali, ci ha messo in contatto con i proprietari e suggerito il nome di Franco. Si è fatto promotore e organizzatore di un incontro a tre all’hotel Carlton di Bologna. Per chiarezza nella saletta in fondo alla hall dell’hotel Carlton oltre al sottoscritto erano presenti il sig. H e Franco Montorro.
Questa precisazione e le altre eventuali che seguiranno per fare chiarezza su una vicenda che mi ha profondamente colpito, soprattutto per il comportamento di alcuni che pur godendo di privilegi, di vantaggi anche economici assai importanti, nel momento di difficoltà si sono nascosti dietro un dito.
Le due testimonianze sono divise da almeno un paio di importanti discrasie, che le rendono all’apparenza incompatibili. Senza avere alcun elemento per propendere a favore di una o dell’altra, nel sottolineare la loro inconciliabilità auspico di poter stabilire la verità storica con il contributo delle persone in grado di apportare elementi di conoscenza.
[…] la pubblicazione su questo sito del post del 21 giugno u.s., Ferdinando Minucci e Franco Montorro hanno ritenuto di affidarmi altri elementi in merito. Questo […]
Che meraviglia!