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La sudditanza, istruzioni per l’uso

«Non capisco come mai una gara così importante abbia subìto un metro di giudizio così instabile. Visto che tutti si lamentano piangendo su di noi, non vorrei che si innescasse un processo di sudditanza al contrario nei confronti degli arbitri. Siamo tra le ultime squadre nella classifica dei tiri liberi, vedo situazioni inspiegabili che non danno certezze tecniche. Ne parlo senza polemica per sviluppare un dibattito, oggi tra campionato ed Eurolega sembra di praticare due sport diversi».

Pianigiani butta sul tavolo un argomento spinoso: l’arbitraggio. E non si lamenta di una chiamata in particolare, neppure dell’operato dell’operato di Cerebuch, Lanzarini e Giansanti. La sua riflessione, peraltro molto accesa, è sulla diversità di metro tra Euroleague e campionato e qualche volta anche tra partita e partita giocata in Italia. “Proprio non capisco” -ammette Pianigiani- “ci sono molte cose che tecnicamente non tornano. Perché io devo dare delle certezza ai giocatori, devo insegnare quello che si fa in campo. Dico che per come giriamo la palla e per il nostro modo di giocare non vedo come sia possibile che tiriamo sempre meno liberi degli avversari. Ripeto: non è un problema di singolo episodio. Noi sbagliamo schiacciate o tiri liberi gli arbitri possono sbagliare un fischio. Ma è necessario riparlarne e chiarire alcune cose. Vorrei che si parlasse di tecnica”

Sono due estratti dalle dichiarazioni che Simone Pianigiani ha rilasciato ieri al termine di MPS-Armani Jeans, gara vinta 80-65 dalla sua squadra. Per chi vuole sentire la versione integrale (sempre altamente consigliato) il link è http://www.menssanabasket.it/site/_pages/video_1.aspx?F=1

Infilarsi in questo discorso è non facile. Per poterne davvero parlare a ragion veduta, faccio un paradosso, dovrei riguardarmi tutti i possessi stagionali di tutte le squadre di serie A. E comunque non basterebbe, perché trovare una linea di tendenza rimane un’operazione che comporta una interpretazione di fatti, quando non di intenzioni. Non sarà però questo un motivo per rinunciare a parlare di quello che amiamo io, Pianigiani e voi, cioè il basket. In tutte le sue sfaccettature, comprese quelle arbitrali. E se qualcuno (molti ?) vorrà solo leggere in chiave pro-Siena od anti-Siena quanto segue faccia pure, nell’Italia dell’anno 2010 è in buona compagnia e non solo nel basket.

Partiamo dai fatti, per le intenzioni c’è tempo. Sono fatti i contributi video e le statistiche, naturalmente. Ma anche qui, si possono presentare parecchie immagini e parecchie cifre. E nonostante la migliore volontà del mondo, a seconda di quali fatti presento posso rinforzare una tesi anziché un’altra, anche se in maniera assolutamente non dolosa.

Un lungo giro di parole, solo per dire che il tentativo è quello di affrontare il discorso seriamente. Di lavorarci il più possibile per offrire degli spunti di riflessione. Ma l’oggettività assoluta non esiste, e quindi il metodo è quello di sentire tutti, farsi venire delle idee e cercare di verificarle, senza alcuna pretesa di esaurire o risolvere l’argomento.

Fatti dunque, partendo dalla questione dei liberi. Ieri Siena ha tirato 21 liberi e Milano 22. In stagione i campioni d’Italia ne tirano 19,7 di media, meno di nove avversarie. Ho citato due dati, uno sembra dire che va tutto bene, ne han tirati sostanzialmente quanti l’AJ. L’altro che invece la capolista in classifica e regina di tutte le graduatorie offensive va poco in lunetta. In realtà dati del genere hanno una bassissima significatività.

Intanto i dati assoluti, disgiunti dal numero dei possessi, non hanno alcun reale valore, specialmente alle Idi di marzo, quando cioè è stata giocata una parte significativa di stagione. E poi ci sono tiri liberi e tiri liberi. Mettiamo il caso, paradossale, di una squadra che gioca 19 partite ed in ognuna di queste arriva con 4-5 punti di vantaggio agli ultimi 1-2 minuti. Quella squadra tirerà 6-8 liberi che derivano da una scelta precisa degli avversari e non certo dalla pericolosità del suo attacco o dal metro arbitrale.

Certo, è un caso limite. Ma è solo per spiegare che andare dentro ai numeri è molto impervio come processo. Comunque almeno qualche ipotesi e ragionamento, descritta la di loro parzialità, si può fare. Una graduatoria interessante è quella dei liberi guadagnati su azione di tiro rispetto ai possessi giocati

1 CE 6,6 %
2 TV 5,6 %
3 FE 5,6 %
4 CR 5,4 %
5 MI 5,4 %
6 MGR 5,2 %
7 CANTU’ 5,2 %
8 BI 5,1 %
9 BO 4,8 %
10 PS 4,6 %
11 SI 4,2 %
12 AV 4,2 %
13 TE 3,9 %
14 VA 3,9 %
15 ROMA 3,9 %

Per comparazione, val la pena di proporre anche quella dei liberi guadagnati (includendo quindi quelli che derivano dal bonus e dai falli tecnici/espulsioni) sempre parametrati rispetto ai possessi

1 CR 13,7 %
2 TV 13,2 %
3 CE 12,6 %
4 BO 12,5 %
5 CANTU’ 12,3 %
6 MI 12,3 %
7 FE 12,3 %
8 VA 12,0 %
9 ROMA 11,7 %
10 SI 11,2 %
11 BI 11,2 %
12 AV 11,1 %
13 MGR 10,8 %
14 TE 10,7 %
15 PS 10,3 %

Sia ben chiaro, queste due tabelle da sole non significano alcunchè. Ma certo la notizia c’è, nel senso che è una delle rare graduatorie in cui anche utilizzando indici maggiormente avanzati rispetto a quelli grossolani dei termini assoluti Siena è più vicina al fondo che alla testa. Poi quel che importa veramente è capire quanti di quei tiri liberi vengono dalle interpretazioni arbitrali e quanti dallo stile di gioco. Ed all’interno delle interpretazioni arbitrali, quanto quelle che riguardano l’MPS differiscano da quelle relative alle sue avversarie.

Qui nessun servizio statistico può aiutarci purtroppo (anzi, per fortuna). Dobbiamo fidarci di sensazioni, analisi, pareri, opinioni. Io una precisa al riguardo non ce l’ho. Ho visto la partita di ieri, non sono rimasto entusiasta dell’arbitraggio ma l’ho trovato in tono con una partita sporca e spezzettata di per sé, non particolarmente ben giocata e non particolarmente intensa. Se volete posso snocciolare 10 episodi di errori arbitrali, ma spero conveniamo tutti non si tratti del punto in discussione.

Un paio di fattori tecnici, (NB: mode “opinions” ON) concorrono a tenere basso il numero dei liberi battuti dalla formazione di Pianigiani. Il primo è l’uso abbastanza ingente del tiro da 3 ed in generale la grande capacità di costruire un tiro con spazio sul perimetro. Tutte soluzioni che fanno da anni la fortuna di Siena ma che naturalmente non portano tanti liberi. Come indicazione, questo è il quadro dell’incidenza dei tiri da 3 (che ovviamente portano pochissimi liberi ma se realizzati danno un punto in più) rispetto ai possessi offensivi

TIRI DA 3 TIRI TOTALI INCIDENZA TRIPLE
ANGELICO 473 1122 42,2%
SIGMA C. 479 1153 41,5%
AIR 482 1167 41,3%
BANCA TERCAS 462 1136 40,7%
SCAVO-SPAR 453 1151 39,4%
CARIFE 432 1109 39,0%
CIMBERIO 426 1096 38,9%
MPS 444 1152 38,5%
VANOLI 413 1120 36,9%
PEPSI 446 1238 36,0%
LOTTOMATICA 393 1098 35,8%
AJ 396 1121 35,3%
BENETTON 395 1131 34,9%
CANADIAN S. 372 1101 33,8%
NGC 350 1066 32,8%

Avellino e Teramo, Cantù e Treviso sono esempi che sembrano dimostrare l’intuitiva correlazione inversa tra incidenza dei tiri da 3 sul totale tiri e liberi tentati. In altri esempi la correlazione è più sfumata, il che è logico. Perché alla fine, conta come e da dove vengono presi i tiri da 2, non certo quanti sono. Nel senso che un tiro da 2 da un metro da 3 o da 5 non può finire nello stesso paniere analitico. Perciò un’altra pista da seguire è quella delle mappe di tiro e delle situazioni tattiche da cui arrivano i tiri da 2. Un esempio classico è quello del post basso, più atto di altre situazioni a portare tiri liberi. Queste le squadre che rispetto ai possessi vanno più in post basso nella nostra serie A

1 MI 12%
2 VA 12%
3 PS 12%
4 TV 11%
5 CR 11%
6 ROMA 11%
7 FE 10%
8 TE 10%
9 BI 9%
10 SI 8%
11 BO 8%
12 MGR 8%
13 CE 8%
14 NA 8%
15 AV 7%
16 CANTU’ 6%

Ma il post basso di per sé, non porta così tanti liberi. Prendiamo per esemplificare il caso di Romain Sato, il giocatore più produttivo in post basso per i recenti vincitori della Coppa Italia. Sato guadagna tiri liberi su azione di tiro in meno del 5 % dei suoi possessi di post basso. Ma se includiamo nel conto i liberi da bonus, quel numero schizza in alto ed arriva al 24,8 %, perché nel tentativo di prendere posizione arrivano molti contatti che in situazione di bonus portano liberi. D’altronde credo che siano molti i coach che ai propri difensori dicono: “una volta che gli hai fatto prendere la palla lì vicino tieni le braccia alte e difendi ma non fare falli inutili. Semmai cerca di non fargliela prendere così vicino”.

L’altro tipo di soluzione che intuitivamente porta tiri liberi è quello dell’1 contro 1. Vediamo chi fa più isolamenti nel nostro campionato.

1. CE 16%
2. BO 16%
3. CR 13%
4. CANTU’ 13%
5. ROMA 12%
6. MGR 12%
7. FE 12%
8. AV 12%
9. TE 12%
10. BI 11%
11. VA 9%
12. MI 9%
13. TV 9%
14. SI 7%
15. PS 7%

Credo che finalmente abbiamo trovato qualcosa di interessante. Per esempio, le posizioni di Pepsi ed MPS in questa graduatoria si “rivedono” in quella dei liberi da cui siamo partiti. Proviamo ad analizzare ulteriormente: Siena fa pochi isolamenti e quindi tira meno liberi. Il che ha un perfetto senso. Personalmente amo il gioco di Siena proprio perché ci sono poche situazioni di isolamento. E sono ancora una volta i numeri a venirci in soccorso, in termini di punti per possesso prodotti da quegli isolamenti.

1 SI 1.22
2 TE 0.97
3 VA 0.94
4 BO 0.89
5 CE 0.87
6 CR 0.84
7 FE 0.83
8 CANTU’ 0.82
9 AV 0.82
10 MI 0.80
11 MGR 0.78
12 TV 0.77
13 BI 0.75
14 PS 0.74
15 ROMA 0.70

Mi spiego ancora meglio: se fossi un avversario di Siena pregherei perché quel 7 % di isolamenti salisse, e di molto. Perché scommetto che salendo, salirebbe anche la quota di liberi tentati. Ma scenderebbe di converso l’efficacia di quegli isolamenti. Siena gioca col ritmo, costruisce “open shots”, tiri con spazio. Lo fa sacrificando idealmente una piccola quota di tiri liberi, il che ha molto senso.  Soprattutto finchè la linea del tiro da 3 è a quella distanza e le bombe vengono convertite con un incredibile 42 %. Con 444 tentativi da 3 i senesi hanno segnato 561 punti, che si raggiungono con 280,5 canestri da due. Cioè a dirsi che per produrre lo stesso numero di punti bisognerebbe tirare con un irreale 63 % abbondante da 2.

Mappe di tiro: fermiamoci a quella di Siena per non allargare troppo, e paragoniamola a quella di Caserta, che rappresenta l’eccellenza per tiri liberi guadagnati.

TIRI IN SOSPENSIONE DENTRO L’AREA POST BASSO
MPS 59 % (1,17) 31 % (1,37) 10 % (0,97)
PEPSI 56 % (1,04) 35 % (1,16) 9 % (0,87)

I dati sul post basso differiscono da quelli sopra perchè qui ritrovate anche i palloni riaperti, mentre sopra avevate solo le conclusioni direttamente tentate dal giocatore in pivot. Come vedete la sostanza è sempre quella, Siena è appena più perimetrale di Caserta, ma il risultato è quello di un’efficacia (espressa dai punti per opossesso tra parentesi) enormemente superiore.

Si potrebbe e dovrebbe andare ancora avanti, ma per ovvi motivi di tempo e spazio mi fermo. Non senza accennare al fatto che una squadra capace di chiudere spesso a metà secondo quarto le partite gioca tante volte decine di minuti a basso tenore agonistico e contro un’avversaria che ha già abbondantemente gettato la spugna (e quindi non commette certo troppi falli).Non a caso, nella finale di Coppa Italia i liberi sono stati 37 a 12 pro-MPS e il saldo finale delle ultime due finali-scudetto contro Milano e Roma è stato rispettivamente di 92-62 (nel 2009) e di 158-57 (nel 2008). Il che, sia ben chiaro, affonda le sue radici in precisi ambiti tecnici. E non senza aggiungere, grazie al prezioso contributo di un lettore, che “se io coach avversario sono a conoscenza della percentuale senese al tiro libero (83.9%), di sicuro cerco di fare il minor numero possibile di falli che portino a questa soluzione poichè ciò equivale a punti certi per i verdi. A favore di questa mia tesi mi preme confrontare, come tu hai fatto su altri dati, la percentuale senese (83.9%) e quella di Caserta (70.3%). Mi pare ovvio che Caserta tiri più liberi in quanto, sempre io coach avversario, ho interesse a mandare i bianconeri in lunetta data la loro pessima percentuale.”

Naturalmente saranno in molti a ritenere che tutto quello che sta sopra sia solamente un tentativo di non affrontare lo spinoso discorso della sudditanza psicologica. Io sono di opinione difforme, e questa opinione la vorrei difendere strenuamente. Cerchiamo, anche qui, di affrontare le questioni generali e di metodo invece di quelle che concernono il “particulare”.

  • L’esistenza della sudditanza psicologica non è dimostrabile, non esistendo in natura o scienza il sudditanzometro. Il semplice fatto che in 15 (o 14 che siano) la rilevino in un senso (anche se non la denunciano in maniera palese) ed uno la rilevi nell’altro lo dimostra. Fate la vostra puntata se vi appassiona, ma non mi sento obbligato a partecipare
  • Io sarò stupido, ignorante, vigliacco, prezzolato e chissà quante altre cose ancora. Ma rimango più attratto dall’analisi tecnica, correttamente invocata da coach Pianigiani, che dai processi alle intenzioni. E se analisi tecnica deve essere, ben vengano i contributi di tutti, nella ricchezza dei diversi pareri. Poi però devono essere i responsabili degli arbitri a sintetizzarli, dicendo dove è fallo e dove no, secondo quali criteri, ecc.
  • Quello che mi trova in disaccordo è il sostenere, come per esempio ultimamente ha fatto Claudio Sabatini, che la sudditanza in realtà c’è, ma non è poi grave, non è il motivo delle vittorie e comunque Siena se la merita. Che non si vinca così tanto solo con gli arbitri va benissimo, solo un pazzo potrebbe pensarlo. Che la nostra cultura sia corrotta da esempi negativi è altrettanto pacifico. Ma questo non può farci perdere di vista il valore dell’equità, che va inseguita sapendo che non esiste in senso assoluto. Perciò l’ultima parte, perdoneranno Sabatini ed i molti che in tal senso si sono espressi in queste stagioni, è esattamente agli antipodi del mio pensiero. Io rifiuto di essere intrappolato nel dualismo “c’è-non c’è”(la sudditanza). Non mi tiro indietro se c’è da provare a leggere le motivazioni di un determinato fischio, ben sapendo che però si tratta di interpretare. Senza per questo far discendere da uno o più episodi una valenza generale. Ma chi crede che questa sudditanza esiste per me non può dire che è meritata, perché non se la meriterebbero neppure i Lakers contro la mia Ars di Promozione
  • Quanto alla questione serie A-Eurolega, direi che è palesemente diverso il livello di gioco, e con quello il livello della fisicità. Se la fisicità della serie A è, diciamo, 7, il livello dei falli si pone, sempre per fare un esempio, a 3. Quando in Eurolega si gioca a 10 di fisicità, sostantivo che va interpretato in senso lato, magari fino a 6 non è fallo. E se davvero fosse così, non vedo una facile soluzione al problema, posto che il livello della nostra serie A è letteralmente quello che è (buono, rispettabile ma non quello della Top 16 e men che mai dei playoff di Eurolega). Gli arbitri italiani, nella media, sono assimilabili a quelli di Eurolega, nel loro essere non un unicum, nè per livello nè per metro interpretativo. En passant: dire che Siena vince in Italia perché la lasciano picchiare/intimidire psicologicamente ma poi in Europa trova arbitri ed avversari meno malleabili è talmente superficiale da non meritare secondo me troppe analisi. Ricordando anche che perdere 2 volte col Barcellona, 1 con l’Efes e 1 col Real è roba per cui metterebbero la firma almeno 300 squadre europee
  • In fin dei conti, spero tanto che Simone Pianigiani ed altre diecine di addetti ai lavori vogliano entrare nel merito della prima parte del discorso (con titoli ben maggiori dei miei) e della seconda. E soprattutto spero che oltre alle invocazioni a parlare di tecnica con gli arbitri, ci siano i fatti. Cioè un lavoro serio, duro, difficile e non sempre gratificante per portarli ad essere il più uniformi possibile nel metro di giudizio e nelle interpretazioni. Il che non si ottiene col desiderio (necessario ma non sufficiente) bensì con tempo, soldi, risorse e professionisti. Ecco, la domanda è chi ce li mette, ed ho paura che abbia una risposta difficile …..
Published inHomepageSerie A

40 Comments

  1. luca luca

    Caro Flavio,
    sono sostanzialmente d’accordo con la tua analisi, molto dettagliata e tecnica come tuo solito, un ottimo esempio di giornalismo basato su fatti (che forse anche i tuoi colleghi non sportivi dovrebbero seguire, ma questa è un’altra storia..).
    Però……………..
    mi sembra che il punto fondamentale, se si parla di ‘sudditanza psicologica’ arbitrale nei confronti di Siena (in Italia) non sia stato toccato.
    Ovvero, mi riferisco a quello che Siena fa (e gli viene concesso) in difesa, che a mio personalissimo avviso, è di gran lunga più importante di quello che fa (e non gli viene fischiato) in attacco.
    Mi spiego meglio: l’attacco di Siena è uno degli attachi di squadra meglio organizzati degli ultimi decenni, su questo non ho dubbi (e lo dico da Virtussino), quindi le tue disamine sono corrette. MA qual’è la vera forza di Siena ? Secondo me la difesa.
    è in difesa che Siena ‘spacca’ le partite, fa il ‘break’, uccide gli avversari, e questo è merito di una ottima organizzazione anche lì, ma se mi permetti anche di un gioco molto più al limite del fallo che gli viene permesso da quella che ‘secondo me’ (e non mi stancherò mai di dirlo) è una vera e propria sudditanza psicologica arbitrale.
    Non che ci sia molto di male in questo, dopo tutto anche negli USA le superstar godono di tale trattamento, che qui è dedicato a una squadra intera.
    Dai su (come diciamo a Bologna), per citare la punta dell’iceberg, i due interventi di Stonerook su Vuk e Langford negli ultimi secondi della finale di Coppa Italia dell’anno scorso (senza contare i passi di Carraretto non fischiati) e il fallo giudicato fuori tempo massimo nella gara di ritorno sono, come detto prima, solo la punta dell’iceberg, ma comunque episodi che avrebbero cambiato di molto il corso storico della passata stagione.
    Credo sia molto difficile fare una disamina tecnica basata sui numeri su quello che Siena fa (e gli viene concesso di fare) in difesa, non credi?
    Però magari ci puoi provare, e se ci riuscissi la mia stima per te, già altissima, non potrebbe che aumentare.
    Così, per vedere se la mia teoria ha un senso…
    ciao
    Luca

  2. Luigi Luigi

    Per la precisione ,senza polemica alcuna , l’ultima squadra a vincere in Europa è stata la virtus bologna l’anno scorso vincendo l’Eurochallenga

  3. Matteo Matteo

    L’ultima coppa in Europa l’ha vinta un’altra….ma per piacere!!!!!

  4. Luca Luca

    Informo Andrea che a livello formale l’ultima coppa europea vinta da una squadra italiana è Eurochallenge l’anno scorso dalla Virtus (sia chiaro che parliamo di una coppetta di legno come la saporta)
    Informo Andrea che a livello sostanziale l’ultima coppa europa vinta da una italiana è l’Eurolega nel 2001 sempre dalla Virtus.
    Ad maiora

  5. Stefano Stefano

    Caro Andrea, visto che mi sembri uno che come sportività e obiettività si avvicina a Giraudo, Moggi e Bettega, perciò nn vale la pena discutere con te delle questioni arbitrali di Siena, ti ricordo che l’ultima coppa vinta da un’italiana è l’Eurochallenge della Virtus giusto l’anno scorso! Che varrà zero (come la Saporta più o meno) ma è sempre una coppa! Quindi documentati prima…

  6. andrea andrea

    Siete tutti invidiosi ..pensate alle vs squadre ..i bolognesi pensino alla decaduta bologna e noi alla ns beneamata.D’altra parte è la nostra mentalità..siamo un borgo medioevale.D’altra parte…nn siamo basket city..Ah poi invece Pianigiani qualcosa ha vinto in Europa ..la Saporta nel 2002 e udite udite l’ultima coppa vinta da una italiana..E sero che la prossima volta che si incontrala Virtus i punti siano 50

  7. andrea andrea

    Mi spiace molto perchè ogni volta il nostro Flavione chiede un dibattito sereno e ogni volta i partecipanti rispondono col tono becero del tifoso imbufalito. Mi spiace molto perchè con questo clima parlare semplicemente e seriamente di tecnica come invoca Flavio è del tutto impossibile.
    Sdoganiamoci dal tifo e dimostriamo un po’ più d’amore al nostro sport con la serenità e la partecipazione attiva di chi è davvero innamorato….

  8. Luca Luca

    L’amara verità è che abbiamo un campionato italiano talmente mediocre in cui stonerook sembra un fenomeno (secondo me è cmq sopravalutato) quando in europa non conta praticamente nulla, il falco torna il giocatore che, come a milano e roma, quando conta diventa piccino piccino e con un 5 come eze in eurolega ti saltano letteralmente sopra.

    Qualche dubbio su come a siena programmino la preparazione a questo punto è lecito, gli indizi iniziano a trasformarsi in una prova…

    Un ultima considerazione: il fatto per cui siena durante il campionato non ha avversari allenanti è sicuramente vero, ma per il maccabi in israele non è più o meno la stessa cosa?
    Anche gli arbitri, nn solo le avversarie, dovrebbero allenare meglio siena per le prossime battaglie europee; magari fischiandogli tre falli contro nelle prime tre azioni, oppure lasciando stonerook per terra senza fischiarli necessariamente sfondo a favore o altre differenti interpretazioni viste a tel aviv. Magari in questo modo ci saremmo risparmiat di vedere in eurovisione minucci che grida pateticamente WHY…

  9. Matteo Matteo

    sono quasi totalmente d’accordo con l’analisi di Nicola….solo su un fatto mi trovi di un altro parere : Siena non ha nessun fenomeno! I fenomeni erano Petrovic, Kukoc, Sabonis, Danilovic, Bodiroga, Ginobili per citarne alcuni. Per non parlare di alcuni americani come McAdoo e Sugar.
    Mc Intire, Sato e Lavrinovic sono più che buoni giocatori, niente più.

  10. Matteo Matteo

    Pianigiani meglio di Messina? Mammamiaaaaaaaa!!!!! I miglioramenti sui giocatori avuti da Pianigiani sui giocatori meglio di quelli di Messina? Aiutoooo!!!!!

  11. Matteo Matteo

    SI E’ VOLUTA NELLE ALTE SFERE FAR SPARIRE LA VIRTUS TEMPO ADDIETRO? BENE : QUESTO E’ IL RISULTATO. LE SQUADRE ITALIANE CHE CI RAPPRESENTANO IN EUROPA NON SONO ALL’ALTEZZA. RINGRAZIAMO. E ORA CI TENIAMO I VARI MENEGHIN, RENZI, MINUCCI E TUTTA LA BELLA E BRAVA(AHAHAHA) CLASSE ARBITRALE ITALIANA.

  12. Matteo Matteo

    QUALCUNO, NELLE ALTE SFERE, VOLLE TEMPO ADDIETRO FAR SPARIRE IL GRANDE BASKET DALL’AMATA BOLOGNA. E PER BOLOGNA OVVIAMENTE INTENDO LA VIRTUS. QUELL’ALTRA HA VINTO I DUE SCUDETTI PIU’ ORRENDI DELLA STORIA ED E’ FAMOSA PER LE GESTA, SPESSO DISCUTIBILI, DEI SUOI TIFOSI(?).
    BENE!, QUESTO E’ IL RISULTATO : LE SQUADRE ITALIANE CHE CI RAPPRESENTANO IN EUROPA NON SONO ALL’ALTEZZA.PUNTO.

  13. Nicola Nicola

    Ma secondo voi questa Siena assomiglia più ai Lakers dello showtime o ai Celtics di Russell?

    Caro Flavio vincere di trenta in questo campionato non e’ come vincere in altri anni vedi il grande dominio in europa .. e sopratutto vincere ad ottobre quando tutti sono imballati e tu vai come un treno non e’ come vincere a marzo aprile quando i fenomeni sono sempre sulle gambe ( ma chi e’ che programma la preparazione ) e soprattutto aver fatto giocare in campionato di piu’ res marconato e compagni e magari perdere anche 2 o 3 partite cosa che tanto con i play off a sette partite non cambia nulla e risparmiare i titolare per le partite che contano… a magari non proviamo piu’ ad accostare pianiggiani a messina va la anche per quello che si chiama rispetto degli avversari ( caro pianiggiani ti e’ piaciuto il time out di pini ad un paio di minuti dalla fine quando i tuoi fenomeni stavano facendo la doccia) …. Ciao ciao

  14. Luigi (belagig) Luigi (belagig)

    E adesso la squadra dalle perfette spaziature e dalla difesa che annichilisce e diventa asfissiante dov’è ? Forse come ho già scritto il permettere blocchi in movimento da un lato del campo e dall’altro invece fischiarli ( solo per fare un esempio ) ha convinto i vostri eroi che a loro tutto è concesso mentre invece un minimo di equiparazione in più fuori dall’Italia esiste . E il mister che trova il modo di inceppare il meccanismo del gioco avversario in Italia anche ieri sera non ha prodotto dei grandi colpi di genio ……………. ma tutto questo forse le statistiche non lo riporteranno o no ?

  15. MeltinPoz MeltinPoz

    Su Pianigiani gestore ho sempre avuto forti dubbi anche io,ma mi convinco sempre più che sia solo inesperto ad alti livelli-Messina dal 93 al 98 in Europa non ha vinto nulla-
    Credo fortemente però che tecnicamente Pianigiani sia meglio di Messina come insegnante perché i miglioramenti individuali dei giocatori senesi sono disarmanti, Ben Eze su tutti

  16. Stefano Davico Stefano Davico

    Gentilissimo Flavio, chiedo scusa se vado off topic ma vorrei fare alcune considerazioni sulla sconfitta senese di questa sera e sul suo allenatore.
    Potrebbe sembrare che io sia il tipico personaggio pronto a salire sul carro del vincitore e ad esaltarne l’operato quando tutto va bene e pronto a tirare fango quando le cose vanno male.

    La questione che pongo è: Pianigiani è veramente un ottimo allenatore, inteso nel senso americano di Head Coach?
    A mio avviso sicuramente gli vanno riconosciuti meriti straordinari per il sistema che ha saputo creare e per come è stato capace di fare crescere i suoi giocatori rispetto all’inizio della loro esperienza nella Mens Sana. A sostegno di ciò faccio i classici esempi di Ben Eze, giocatore che veniva considerato il tipico centrone atletico e potente ma dotato di tecnica individuale scarsissima e di Shaun Stonerook, addirittura contestato durante la prima stagione in Toscana.
    D’altro canto, nei suoi quattro anni di permanenza come allenatore della Mens Sana, diverse volte ha toppato partite importanti. Faccio gli esempi del -30 subito a Kazan il primo anno di Uleb Cup, il -20 subito negli ultimi due quarti della semifinale di Eurolega 2008, le prime due Coppe Italia perse senza nemmeno l’approdo in finale, la sconfitta contro il Cibona che ha pregiudicato tutta l’Eurolega dell’anno passato e, ultima in linea temporale ma forse più importante di tutte, la sconfitta di stasera contro il Maccabi. Faccio notare che non sto ponendo lo sgaurdo su sconfitte che obiettivamente erano inevitabili subite contro squadre ben più forti quali quelle dell’anno passato nei playoff contro il Panathinaikos o quelle di quest’anno contro il Barcellona.
    Ettore Messina (sì, lo so, sono il solito virtussino che ha occhi solo per lui) ha perso più partite di Pianigiani negli ultimi anni ed in particolare ne ha già perse, se non erro, 5 in ACB questa stagione. Facendo lo stesso discorso fatto per Siena metto preventivamente “a tacere” eventuali critiche che mi possono essere mosse per quanto riguarda la pesante sconfitta subita in finale di Coppa del Re: a mio avviso il Barça è ben superiore di organico anche al Real. Fatto sta che Ettore quando DEVE vincere, vince praticamente sempre. Era anche per lui fondamentale la partita di stasera ed infatti l’ha vinta, doveva vincere di 8 contro Siena ed immaginate di quanto ha vinto…,doveva vincere la finale di Eurolega dell’anno scorso e pur non essendoci riuscito la sua squadra ha avuto una reazione leggendaria.
    La Mens Sana ha avuto grandissimi exploit anche in Europa ma, purtroppo, nei momenti chiave ha spesso toppato.
    Sfortunamente per avanzare in Europa o si hanno mezzi incredibili e si hanno roster assurdi (Olympiacos e Barça), o si hanno grandissimi allenatori, comunque uniti ad ottimi organici (Real e, pur avendo fatto un buco nell’acqua nel 2010, Panathinaikos) oppure si viene aiutati da un buon sorteggio e, anche qui, si ha un buon roster (CSKA e forse la SIena del 2008). Probabilmente, a sostegno della mia idea, le Final Four saranno composte da Olympiacos, Real, Barça e CSKA.
    Dopo queste mie considerazioni ritorno alla domanda iniziale: Pianigiani è veramente un ottimo allenatore, inteso nel senso americano di Head Coach?
    Mi piacerebbe sentire opinioni di altri utenti e, perchè no, anche la tua Flavio…magari sulla mia e-mail se non vuoi schierarti pubblicamente.

    Con stima.

    Stefano Davico.

  17. marco marco

    Bellissima la tua analisi statistica Flavio…mi chiedo pero’ come mai visto che il modello di gioco di Siena e’ piu’ o meno lo stesso da 3 anni come mai quando due anni fa Roma in finale lamento’ queste statistiche sui tiri liberi delle 5 finali
    8-28
    15-40
    16-34
    17-29
    11-27
    totale 67-158 (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
    nessuno fece notare nulla…ne Pianigiani si lamento’…

  18. Ruggero Ruggero

    onesto, non comprendo il senso di un post tanto lungo quanto evanescente. informarci delle affermazioni di Pianigiani? quel Pianigiani allenatore di Siena?scherziamo? invito Flavio a controllare come possono essere viste tutte queste(necessarie?)statistiche da un normale lettore di basket. e preciso che il “normale lettore di basket” crede nella sudditanza psicologica standard, cioè in favore della squadra più forte, e non “reversed”. le percentuali presenti si giustificano, come scritto nell’articolo, da un certo modo di giocare e di attaccare il ferro.
    in ultimo, volersi allontanare dalla dicotomia “c’è-non c’è” credo, secondo me, un mero esercizio d’imparzialità non applicabile. non si può giustificare un fischio evidentemente sbagliato; quando è sbagliato è sbagliato. quando è discutibile idem. siena non vincerà un campionato per via degli arbitri, una coppa italia forse sì. e non è un concetto tanto positivo. un saluto Flavio

  19. Matteo Matteo

    ma come siete messi?

  20. Luca Luca

    Mantengo la scommessa sul doppio dei liberi, ma mi correggo sulla sproporzione dei liberi tirati da siena nella finale di coppa italia: 37 a 12… IL TRIPLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Senza parole… e cosa succede una settimana dopo?!?! Pinigiani si lamenta degli arbitri!!!!! Semplicemente fantastico

  21. Luca Luca

    Per MeltinPoz, complimenti per il nick, davvero 🙂
    sanzionare uno sgambetto sarebbe un delitto al basket?
    Fischiare nulla è cmq sbagliato, o era fallo o era tecnico per vuckevic, se uno stramazza in mezzo all’area o si è buttato (e va punito) oppure è fallo e quello era fallo perché era un banalissimo sgambetto.

    Dodici mesi dopo siena sempre in finale tira il doppio dei liberi e sinceramente tutta questa sproporzione in campo nn l’ho vista

    Ad ogni modo non credo che sta sera se a tel aviv siena tirerà il doppio dei tiri liberi degli avversari come in finale di coppa italia… Qualcuno vuole scommettere???

  22. Miguel Angel Betancor Miguel Angel Betancor

    Rispetto il tuo giudizio. Non credo sia una questione di laicismo, ma di opportunismo. Anche gli analisti laici e un po’ boriosi, alla fine dovrebbero cercare di trarre conclusioni, senza preoccuparsi troppo del gradimento delle stesse.
    Ha peccato di superficialità leggendo quello che non ho scritto. Alla prossima

    • Flavio Flavio

      caspita, scusami tanto

  23. Miguel Angel Betancor Miguel Angel Betancor

    Flavio, consentimi di dire che trovo un po’ stucchevole l’esposizione del campionario statistico. L’analista deve dare l’impressione di voler trasmettere un’idea, altrimenti fa lo statistico e commenta le evidenze che propongono le singole tabelle, perdendo di vista la linea del ragionamento che intende proporre. Tu sei il miglior analista, ma in questo paese di campanili talvolta conviene limitarsi a fare gli statistici.

    Vengo a Pianigiani che, se ben capisco il suo dico non dico, preferisce il metro di Brazauskas…
    Designazione oggettivamente anomala rispetto agli standard degli ultimi anni. E a Siena cominciano a dare segni di insofferenza (era Facchini quello che Banchi in coppa italia a pochi secondi dalla fine mandava ripetutamente a cagare). L’avvertimento mafioso del tecnico della nazionale è stato dato: adesso parliamo anche noi. E lo fanno con le stesse banali considerazioni che fanno gli allenatori delle serie minori: noi dobbiamo dare delle regole tecniche ai nostri giocatori. Ci mancava solo che aggiungesse qualcosa del tipo “così ci sa fa male” e poi era perfetto per allenare Ostuni – Ruvo.
    Se proprio devi dare delle regole tecniche, inizia dal principo del cilindro e dal concetto spazio-tempo del bloccante sull’amato pick & roll. O pensi davvero che quello che fate sia qualcosa di tecnico?
    A Siena non sono abituati ad arbitri liberi e domenica in campo ce ne erano almeno due, uno perché matto, l’altro perché bravo.
    Sicuramente Minucci l’avrà fatto presente a Colucci (designatore insieme a Nonno Felice) nel dopo partita. Vero Rino?!

    • Flavio Flavio

      questo (scarso) analista vuole trasmettere la linea di questo ragionamento: non decide a priori se Pianigiani ha torto o ragione, ma si pone il problema il più laicamente possibile. Poi penso e spero che ci siano anche dei modesti ragionamenti attorno ai numeri

  24. Stefano Davico Stefano Davico

    Ciao Flavio. E’ la prima volta che scrivo ma seguo il tuo blog da diverso tempo. Vorrei analizzare alcuni elementi da te portati alla luce in questo articolo cercando di essere il più chiaro ed obbiettivo possibile anche se il mio essere virtussino potrebbe portarmi a non esserlo su alcuni elementi.
    Vorrei iniziare dall’analisi delle affermazioni di Pianigiani. Esse non hanno senso di esistere, non perchè il coach senese non abbia il diritto di lamentarsi o perchè dopo lo strapotere mostrato nelle ultime annate sia quasi maleducato farlo, ma proprio per il carattere oltremodo generalista delle statistiche citate (numero totale di tiri liberi). Poichè suppongo che Pianigiani ben conosca la vacuità della statistica da lui mostrata, non capisco il senso di tale osservazione, salvo il caso in cui egli voglia trarre in inganno il tifoso occasionale oppure, e qui sono di parte e malizioso, voglia attacare preventivamente prima di venire colpito a sua volta sulla questione arbitrale.
    Passando allo studio delle statistiche interessantisime che ci hai mostrato mi permetto di aggiungere alcuni elementi. Il primo è che, se io coach avversario sono a conoscenza della percentuale senese al tiro libero (83.9%), di sicuro cerco di fare il minor numero possibile di falli che portino a questa soluzione poichè ciò equivale a punti certi per i verdi. A favore di questa mia tesi mi preme confrontare, come tu hai fatto su altri dati, la percentuale senese (83.9%) e quella di Caserta (70.3%). Mi pare ovvio che Caserta tiri più liberi in quanto, sempre io coach avversario, ho interesse a mandare i bianconeri in lunetta dato la loro pessima percentuale.
    Sulle considerazioni finali che hai fatto, io ritengo che la sudditanza psicologica ci sia e che essa sia inevitabile, comprensibile ed umana. Mi pare quasi normale anche se non giusto, che il fischio riguardo un eventuale contatto Stonerook-Moraschini vada spesso, nel dubbio, a favore del ricciolone.
    Ciò che ritengo assolutamente anomalo è che una partita venga indirizzata dall’arbitraggio, come a mio avviso la finale di Coppa Italia 2010. In tale partita non c’è mai stata la chiamata palesemente sbagliata e assurda a favore di Siena ma c’è stata una somma (parecchio consistente) di fischi che si prestavano a varie interpretazioni, dati sempre a favore del verdi. Non voglio citare singoli episodi ma anche dalla tua telecronaca si sono spesso sentite frasi la cui interpretazione era “questa fischio ci può stare ma ci stava tranquillamente anche la chiamata opposta”; in una partita è normalissimo che ciò accada varie volte, è nella natura del gioco, ma ciò che è intollerabile è che quasi sempre, nelle partite che contano, chi subisce il fischio dell’arbitro non gioca nella Mens Sana.

    Spero che tu abbia la voglia di leggere queste mie osservazioni e colgo l’occasione per farti i miei più sinceri e affettuosi complimenti per la capacità e la dedizione che metti nel raccontarci questo sport.

    Tanti saluti.

    Stefano Davico

  25. MeltinPoz MeltinPoz

    Ci pensavo proprio oggi parlando con un mio amico e sono,e siamo,giunti alla nostra personalissima conclusione che aumentando l’intensità Siena aumenta i contatti,ed era giusto fischiare il fallo su Boykins perché non è un contatto dovuto all’intensità,ma fischiare quello di Stonerook su Vuckcevic sarebbe un delitto al basket,come è stato il fallo fischiato su Luke Jackson in Cremona-Ferrara, il contatto c’era,ma è un contatto veniale in confronto al peso che ha fischiare quel fallo,rispondendo proprio a Luca che dice che i falli vanno pesati e non contati.

  26. Luca Luca

    Flavio,
    la sudditanza psicologica (esiste in ogni sport e in ogni epoca) non la si scova contando i falli (o affini), ma pesandoli.

    Bisogna guardare cosa succede nelle pochissime partite punto a punto e me ne ricordo due l’anno scorso contro la Virtus di cui una valeva la coppa Italia. Lo sgambetto di Stonerook su Vukcevic era difesa? Il fallo su Boykins (quella del caterpillar) era difesa?

    Anche la coppa Italia di questanno MERITATA da Siena (non come l’anno scorso) ha avuto un momento di incertezza e track fallo su tiro da tre (sostanzialmente inesistente) su Sato e azione successiva mancato fallo per la Virtus.

    Contare i falli è un esercizio sterile, bisogna pesarli e la bilancia (come è naturale che sia) penda verso chi è più forte.

    Cosa succede quando vanno in europa? Stonerook viene battezzato in attacco e in difesa e salta fuori minucci che dice “Why?” Il perché è semplice, lì della Verbena se ne fottono.

    Per me la sudditanza psicologica è inevitabile, ma negare che ci sia è ridicolo e forse servile…

  27. Giuseppe Giuseppe

    ” non vedo come sia possibile che tiriamo sempre meno liberi degli avversari” (Simone Pianigiani). Nemmeno io a dire il vero. Infatti, dati alla mano, NON ACCADE!

    Nelle 19 partite di campionato finora giocate, Siena ha tirato piu’ liberi degli avversari 9 volte, ne ha tirati meno degli avversari 9 volte, e ne ha tirati lo stesso numero una volta. Equilibrio perfetto. Se andiamo a vedere la media dei liberi tirati e di quelli tentati dagli avversari, Siena e’ in vantaggio: 19,7 a favore e 18,9 contro.

    Concordo sugli spunti di riflessioni dati dal coach di Siena e comprendo la sua frustrazione nel vedere fischiati dei falli la domenica che non vengono sanzionati il mercoledi’. Sarebbe pero’ il caso che certe dichiarazioni che sono chiaramente smentite dai fatti venissero fatte notare a chi le pronuncia.

  28. Moretta Giorgio Moretta Giorgio

    Sono fuori argomento ma scusami Flavio, ho visto di sfuggita in una tua trasmissione di 2/3 giorni fa, la spiegazione della rimessa credo dei Lakers, che tu hai chiamato What the w……siccome non sono riuscito a vederla bene, dov’è che posso trovarla? o almeno qual’è il suo nome giusto in maniera possa trovarla su internet? Ciao scusa del disturbo e grazie anticipatamente…

  29. MatteoB MatteoB

    Grazie Flavio per l’approccio serio e i numerosi spunti.
    Io credo che la discrepanza tra il metro arbitrale italiano ed europeo sia dovuta al fatto che il livello arbitrale europeo è anche più basso di quello italiano. Mi spiego: mentre in Italia si vedono un sacco di fischiate cervellotiche o ambigue, in Europa si vedono fischi (o non-fischi) assolutamente errati tecnicamente. Concordo con “matteo”: in Eurolega si picchiano in continuazione, e gli arbitri non fischiano. Non è una questione di fisicità, perchè certi movimenti / gesti / azioni sono “illegali” e andrebbero sanzionati, anche se li compie un giocatore di piccola taglia. Poi è chiaro che tutto il gioco si adegua negli anni al metro arbitrale: più li lasci picchiare e più si picchieranno. Siena si trova a metà del guado: picchia meno della media europea e più della media italiana (e qui concordo con “Mariacarla”). Pianigiani che si lamenta dei liberi non avrebbe senso per i motivi tecnici che Flavio ha appena evidenziato. Ha ragione a chiedere maggiore coerenza, solo che dovrebbe chiederla in Europa e non in Italia.

  30. Mariacarla Mariacarla

    aggiungo la conclusione alla mio post:

    posto che Pianigiani potrà solo chiedere agli arbitri indigeni di uniformarsi al metro europeo e non viceversa, è così certo che gli convenga?

    dubito assai

  31. Mariacarla Mariacarla

    Apprezzo il taglio “americano” nel ricercare nei numeri la “verità” .
    ma senza voler accusare nessuno vorrei rilevare che secondo me
    c’è differenza di giudizio,esempio?

    Prendiamo il gioco P&R i bloccanti, che eccedono ed aggiustano sempre, sottolineo sempre, il blocco (vedere Eze o Stonerook ) in Italia vengono tollerati fuori no.
    Viceversa se il difensore su Mc Intyre cerca di passare deciso sul medesimo blocco in Italia viene spesso punito con un fallo all’estero no!
    E queste differenze sono molto, molto discrimenti nel dominio della partita.

    ..quindi posso capire che Pianigiani trovi poca coerenza e certezza di comportamento da parte degli arbitri.

  32. Massimo Massimo

    Sinceramente non capisco il discorso di Pianigiani. Si lamenta della mancanza di omogeneità di metro fra campionato italiano ed Eurolega, che ci può stare; e della scarsa omogeneità all’interno del campionato stesso, che invece sarebbe più preoccupante.
    A supporto di questo discorso, cita il fatto che Siena tira sempre meno liberi degli avversari…e proprio non riesco a capire che relazione ci sia fra metro disomogeneo e pochi liberi tirati da Siena.

    Per curiosità: c’è davvero così tanta discrepanza fra il numero di liberi per possesso di Siena in campionato ed in Eurolega?

  33. Matteo Matteo

    Elenco alcuni punti a mio parere insindacabili :
    1) Negare l’esistenza della sudditanza psicologica è come negare l’esistenza delle debolezze umane. E’ sempre esistita, esiste e sempre esisterà.Ed è ancora più diffusa nei sistemi arbitrali di scarso livello.
    2) Gli arbitri italiani di pallacanestro purtroppo sono molto scarsi. E non serve a nulla continuare a dire che in giro per l’Europa è peggio; ciò è vero ma è una magra consolazione. Gli arbitri italiani sono carenti a livello tecnico ma soprattutto a livello di tenuta mentale. Quante volte fanno fischiate sbagliate e, al seguente e giusto boato di dissenso del pubblico, fanno una fischiata (assurda) di compensazione aggiungendo al danno la beffa. Continuare a dire che tutto sommato sono bravini significa non dire il vero e trovargli sempre un alibi. In un sistema professionistico è assurdo che chi ha il ruolo di giudice (l’arbitro) non sia un professionista ma si occupi d’altro. Le conseguenze sono sotto gli occhi tutti. E qui torna il discorso della sudditanza. L’arbitro scarso ne è più facilmente vittima.
    3) Il telecronista racconta la partita. Nel momento in cui decide (secondo me giustamente) di parlare anche di altro come storie dei giocatori, paragoni tra giocatori, giudizi sui giocatori ecc…allora non può esimersi dal parlare anche degli arbitri, quando fanno bene (loro dovere) ma soprattutto quando sbagliano. Essi sono parte del sistema e vanno giudicati.
    4) La Mensana Siena è la squadra di pallacanestro italiana nettamente più forte negli ultimi anni. Questo è un fatto. Siena in alcune partite importanti (per esempio le ultime due finali di Coppa Italia) è stata evidentemente aiutata dagli arbitri. Questo è un altro fatto. Chi lo nega mente o non è obiettivo. Ciò non toglie niente al valore di Siena che è una grande squadra e spesso rappresenta un meccanismo quasi perfetto di coralità e gioco di squadra. Se le devo trovare un difetto forse è quello del programma della preparazione atletica. Quasi tutti gli anni arriva in questo periodo un pò sfiancata e questo significa di rischiare di perdere la Coppa Italia e di uscire dall’ Europa. L’ultima squadra italiana a vincere un’Eurolega fu la Virtus. Nel campionato italiano non dava sempre e necessariamente 20/30 punti di scarto alle altre squadre e qualche volta poteva anche perdere. Ma nei momenti cruciali della stagione era pronta e vinceva. Qualcuno può obiettare (giustamente) che in quell’epoca il livello della pallacanestro italiana non era così basso come è adesso ma ciò non è sufficente a spiegare i problemi di Siena in Europa. C’è chi dice che Siena alla fine cede in Europa perchè in Italia non c’è competizione e perde il ritmo. Analisi errata. Non mi risulta che il Cska, più volte vincitore della Coppa, debba affrontare in patria squadre nettamente più forti delle squadre italiane. Anzi una volta si diceva il contrario : le squadre italiane avevano più difficoltà in Europa perchè i loro impegni nel campionato italiano erano più probanti, si poteva perdere in varie piazze!

  34. Andrea Andrea

    Sudditanza o no, sappiamo tutti che quando una squadra domina o ha un grande campione tra le sue fila i tifosi di squadre avversarie cominciano ad essere gelosi e cominciano ad aggrapparsi a tutto, a lamentarsi degli arbitri, a dire che questa squadra è tutelata ecc. Accipicchia, anche se questa squadra tira ZERO tiri liberi durante una partita e i loro avversari ne tirano CINQUANTA, i tifosi delle squadre avversarie diranno che gli arbitri hanno aiutato questa squadra comunque. La gente si lamenterà degli arbitraggi a prescindere. Neanche un arbitraggio perfetto cambierebee le cose. La gente vede quello che vuole vedere.

  35. MeltinPoz MeltinPoz

    Sono un passionale,però mi sembra doveroso parlare di una vile questione di denaro.
    Professionismo,che il basket dia il via a questo fenomeno: professionismo arbitrale. E quando questo succede bisogna iniziare a parlare di tecnica con gli arbitri,e ritenerli parte di una partita di basket al pari di giocatori e allenatori-professionisti pure loro-.

    La soluzione per avere un metodo di giudizio unico potrebbe essere renderli tutti professionisti.

  36. matteo matteo

    Io personalmente noto una gran differenza di metro arbitrale tra eurolega e campionato..
    In eurolega vengono concessi troppi contatti..
    si “bussano” da matti!!!!

  37. TommO TommO

    La tua analisi, Flavio, è molto interessante e se probabilmente non dà risposte certe, fornisce almeno spunti molto concreti per provare a spiegare le cifre su cui si interrogava coach Pianigiani. Ad ogni modo, nonostante io sia d’accordo con te, vorrei spezzare una lancia in favore di Claudio Sabatini che con le sue dichiarazioni non credo volesse alzare bandiera bianca nei confronti della ricerca dell’equità ma si riferisse di più a qualcosa di assimilabile al famigerato fallo di “lesa maestà” oppure al più diffuso “fischio da superstar” che spessissimo vediamo messo in pratica oltreoceano. Una cosa fastidiosa per chi la subisce ma che sostanzialmente, e prendendo con raziocinio le mie parole, può essere ritenuta futile.

  38. Max Max

    Ciao Flavio,
    grazie soprattutto per lo sforzo – che il tuo post dimostra – di affrontare anche questo argomento con il ragionamento, con i dati, con un discorso logico e non …. se dico “all’italiana” purtroppo (per l’Italia) ci capiamo tutti.
    Detto questo, dal mio modestissimo osservatorio di spettatore televisivo le tue riflessioni coincidono con quello che vedo anch’io. Il tipo di gioco di Siena non comporta un alto numero di tiri liberi, period. Quello che dice Pianigiani è apprezzabile perché lui parla di costanza nel metro e non di singole decisioni: può aver ragione sul fatto che il metro è diverso tra EL e serie A, meno sul numero di tiri liberi della sua squadra in serie A.

    L’unica sudditanza acclarata, come dicevi tu stesso ieri, è quella delle altre squadre verso Siena.

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