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La risposta di Tola

Egregio Sig. Presidente,

ho preso atto delle considerazioni da Lei espresse nella sua lettera del 25 gennaio u.s.

Non posso non osservare preliminarmente che nulla di quanto dettagliatamente elencato

mi aveva accennato nei precedenti colloqui telefonici tra noi intercorsi; mi spiace non

avere avuto la possibilità di affrontare preliminarmente e congiuntamente i punti in

discussione.

Ritengo peraltro corretto fornirLe tutti i chiarimenti richiesti.

RADUNI META’ CAMPIONATO. Sono certo che ricorderà che più volte si è discusso

sulla utilità o meno di svolgere un raduno arbitrale in occasione delle Finali di Coppa,

avendo purtroppo constatato che molti tra gli arbitri non designati manifestavano

“insofferenza”; per costoro il tutto si esauriva nell’ascoltare una riunione tecnica di

mezza giornata, dopo aver effettuato le prove atletiche mattutine, ma senza il necessario

coinvolgimento.

E’ per questo motivo che ho ritenuto opportuno – anche in qualità di Responsabile del

Settore Arbitri e concordemente con il Consiglio tutto – di ridurre la spesa per il citato

raduno, convogliando il “risparmio” ad ulteriore beneficio della Scuola Arbitrale

Permanente, ritenuta da tutti la più efficace novità per l’addestramento dei giovani

talenti arbitrali del futuro.

Purtroppo le esigenze di bilancio ed il ridimensionamento dell’assegnazione per l’Esercizio

corrente, ci impongono delle scelte ed in questo caso abbiamo ritenuto di puntare risorse

sui giovani.

Gli arbitri delle serie professionistiche – pur costituendo il vertice ed il frutto tangibile di

tutti gli investimenti già profusi – sono e sono stati oggetto già di tante risorse utilizzate e

quindi ci appare ragionevole investire, in questo caso, sulle altre categorie.

Ciò non significa che gli arbitri delle serie professionistiche non debbano essere qualificati

attraverso il lavoro e la formazione, temi che sono uno dei perni fondamentali di questo

CIA.

A tal fine, a parte la estensione del sistema del Class-marker (risposte ai quiz teorici)

anche agli arbitri delle serie professionistiche, siamo già al lavoro per organizzare un

mini-raduno tecnico a tutti gli arbitri di vertice (Serie A e Lega2 assieme), tentando di

attingere a tutte le residue disponibilità economiche del Comitato e senza

ridimensionamenti del budget destinato agli Arbitri delle Serie Dilettantistiche.

RIMBORSO VISITA MEDICA. La questione rimborsi visita medica è stata oggetto di

discussione della Consulta Regionale Fip svoltasi pochi giorni fa ed a cui non ero

presente; si è manifestata da parte della Consulta la volontà di richiedere al prossimo

Consiglio Federale di riesaminare tale delibera, che oggettivamente crea non poche

ripercussioni.

Della Vostra proposta avrò modo di parlare con i rappresentanti del Consiglio Federale e

con gli organi amministrativi della Federazione, anche al fine di comprendere appieno la

situazione e proporre le soluzioni adeguate. Resta il fatto che se occorre operare dei tagli

su alcuni elementi, è necessario che tutti siano responsabili e che siano fissate delle

priorità: è ferma intenzione del Consiglio CIA tutelare in particolar modo gli investimenti

sulle categorie inferiori, sui giovani talenti e sulla loro formazione arbitrale. La questione,

ad ogni modo, è più complessa di quel che sembra dal momento che investe aspetti

economici generali di cui non potremo non tenere conto.

PROVE ATLETICHE. L’argomento specifico è stato affrontato invero telefonicamente sia

con Lei sia con il Sig. Gianluca Sardella.

Ad entrambi avevo rappresentato i motivi per cui non sono stati rispettati i 20 giorni di

preavviso per Bologna, dettati dalla esigenza della FIBA, che aveva richiesto di ricevere

entro data tassativa dal CIA la lista degli arbitri che avevano superato i test atletici.

Vista l’urgenza della richiesta, il CIA ha dovuto convocare gli arbitri delle serie

professionistiche appartenenti alla regione Emilia-Romagna con soli 13 giorni di

preavviso; la cosa, per quanto compete a questo CIA, non e’ destinata a ripetersi.

VALUTAZIONI. Desidero preliminarmente ricordare, come noto a Lei e a tutto il

Consiglio AIAP, che la decisione di modificare radicalmente i rapporti arbitrali è stata

deliberata dal Consiglio Direttivo CIA il giorno 14/08/09, riunione a cui anche Lei ha

partecipato.

I motivi alla base della forte scelta (responsabilizzare gli Osservatori su un lavoro di

valutazione più tecnico ed approfondito, eliminare i “voti” più volte ahimè abusati,

premiare i meritevoli, etc) sono stati più volte partecipati a tutti e da tutti condivisi.

Anche la previsione di una Commissione Valutazioni, che ampiamente rappresentasse

ogni possibile e qualificata componente tecnica, e’ stata operata nella logica di garantire

equilibrato e non superficiale giudizio di merito delle prestazioni arbitrali ed ai loro

contorni tecnico-comportamentali, in funzione di evidenziare e far emergere eccellenze e

potenzialità.

L’operato della Commissione, che si e’ già riunita 2 volte (l’ultima in occasione del

recente Consiglio Direttivo CIA a Bologna il 9 e 10 Gennaio u.s.), e’ basato sull’ esame

sintetico di quanto già analiticamente affrontato in tema di lettura dei rapporti degli

Osservatori (tra essi gli Istruttori e i Designatori di ciascun Campionato), sviluppando in

particolare quanto esplicitato nei “commenti” del rapporto e aggiungendo il contributo

dei rilievi sulle “potenzialità” di ogni arbitro, non tralasciando di considerare – per il

Campionato di Serie C dilettanti – i rapporti dei “Tutor”, nella cui opera noi e Voi

crediamo.

Il tutto per creare i piu’ efficaci presupposti di una base squisitamente tecnica di

valutazione, selezione e classificazione, oltremodo necessaria per un Organismo sportivo,

che non può prescindere da analisi meritocratiche per il bene della Pallacanestro tutta.

Alla citata piu’ recente riunione del Consiglio Direttivo CIA del 09-10/01/10, nel corso del

quale sono state stilate le “fasce” degli arbitri dei rispettivi campionati di appartenenza,

erano graditi presenti i rappresentanti AIAP, per i colleghi della Lega2 il Sig. Gabriele

Bettini, e per le restanti liste dei colleghi dei campionati dilettanti il Sig. Gianluca

Sardella, anche a testimonianza del desiderio del CIA di condividere con l’Associazione le

“novità” operative.

Invero, entrambi i rappresentanti AIAP, a cui esplicitamente – pur non previsto – e’ stato

richiesto un parere proprio perché fosse condiviso il “modus operandi”), non hanno

evidenziato alcun comportamento non conforme alle regole o non palese, anzi hanno

espresso frasi di apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione.

Ciò non toglie che siamo disponibili a qualsiasi forma di contributo costruttivo affinché

l’intento (che crediamo ancora comune) di trasparenza e professionalità delle valutazioni,

possa essere perseguito ancora più efficacemente e al riparo da ombre o sospetti che

farebbero il male di tutto il movimento.

Tutta l’attività della Commissione è durata complessivamente 8 ore e, registrata su file

audio, è a Sua disposizione, qualora Lo desideri.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI. Parlare di questa vicenda, infine, mi costa

un’estrema fatica, considerati i valori di trasparenza e lealtà in cui credo fermamente.

Ciò nonostante, occorre chiarire -spero definitivamente- la questione.

Mi perdonerà se riepilogo la cronologia degli accadimenti.

A fine dicembre ho ricevuto un plico inerente (in tutto o in parte non so) alcune

“intercettazioni telefoniche” della Procura della Repubblica di Reggio Calabria in merito ai

noti fatti; ho provveduto ad informare gli organi competenti, trasmettendo gli

incartamenti, per obbligo impostomi dalle Norme.

Una volta informato il Consiglio Direttivo CIA, ho chiesto ai designatori dei campionati

interessati di “revocare” alcune partite di arbitri che erano presenti nei verbali delle

intercettazioni, al solo fine – desidero ancora sottolinearlo – di proteggerli e di

salvaguardarli da un’eventuale (e probabile) fuga di notizie, a cui siamo stati abituati

troppo spesso negli ultimi tempi, sui giornali, fuga di notizie, poi di fatto puntualmente

verificatasi.

Ho personalmente contattato tutti i tesserati coinvolti, spiegando i motivi della revoca e

chiedendo in maniera riservata i chiarimenti tramite e-mail.

Ricorderà certamente le interviste da me rilasciate ai microfoni di Sky, nelle quali non ho

mai fatto nomi e ho chiaramente difeso la categoria arbitrale, a mio modo e nei miei

desideri tutelandola da paventate strumentalizzazioni dei media.

Ho ritenuto di operare per fini meritevoli di apprezzamento, cosciente del giudizio degli

Organi Competenti in caso di errore.

Ho ritenuto peraltro che le designazioni che ho suggerito di modificare non si fossero

ancora perfezionate, stante la previsione di cui al punto 4 della lettera di incarico che gli

arbitri delle serie professionistiche hanno sottoscritto ad inizio campionato (“la

designazione si intenderà perfezionata con la comunicazione dell’ufficio designazione e

del CIA…”). Se ne arguisce che per la efficacia della designazione occorre anche l’avallo

del CIA, non solo dei designatori.

Cio’ posto, non posso non evidenziare di essermi dispiaciuto dell’ incontro avuto (a me

non preventivamente partecipato) da una delegazione dell’Associazione con il Presidente

Federale, così come mi dispiaccio del fatto che di tale evento (per cause e ad iniziativa a

me non note) ne sia venuta (o portata?) a conoscenza la Stampa (Gazzetta dello Sport),

che dell’abusato diritto di cronaca a volte può fare un uso non propriamente gratificante

per la Categoria degli Arbitri.

Mi permetta, in ultimo, di porre una domanda a Lei e a tutto il Consiglio Direttivo AIAP:

ha Codesta Associazione, in forza del codice etico-comportamentale e dei principi

fondamentali dell’etica sportiva in esso richiamati, mosso dei passi nei confronti degli

Associati coinvolti nelle intercettazioni? Sarei felice di apprendere che ha chiesto loro – e

ottenuto – dei chiarimenti, a cui credo comunque siano tenuti per i principi del vincolo

Associativo.

Concludo con l’auspicio che possano diventare patrimonio comune di conoscenza e di

condivisione tutte le attività che il CIA sta svolgendo e ha in programma di svolgere, in

piena armonia e per il bene di tutti gli Arbitri e della Pallacanestro, pronti a discuterne

assieme – con l’Associazione così come con ogni Componente della Federazione e del

Movimento intero – affinché il futuro sia scevro da pregiudizi, riserve mentali, preconcetti

ed ogni altra forma di ostacolo allo sviluppo tecnico della Categoria.

Cordiali saluti.

Il Presidente del CIA

f.to Luciano Tola

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3 Comments

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