Il presidente Fip Dino Meneghin ha incontrato stamani il presidente del Coni Giovanni Petrucci e il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi per informarli dei comportamenti tenuti da alcune società della Lega di serie A con particolare riguardo al tema delle convocazioni per le Nazionali giovanili.
Verificata la violazione di disposizioni contenute nello Statuto del Coni – Articolo 31, comma 4 (“Gli atleti selezionati per le rappresentative nazionali sono tenuti a rispondere alle convocazioni e a mettersi a disposizione della competente Federazione sportiva nazionale o Disciplina sportiva associata, nonché ad onorare il ruolo rappresentativo ad essi conferito”) – il presidente Meneghin si è impegnato a farle rispettare con tutti i mezzi necessari.
Ufficio Stampa Fip
Passare dal 3+3 al 4+2 o al 2+3 non porta nessun italiano in più serve solo a creare meno concorrenza alla nostra classe di giocatori che non sapendosi conquistare il posto sul campo per merito (nè in Italie nè all’estero) ricorrono per ottenere il posto fisso al passaporto avuto per nascita e quindi con ben poco merito.
Per favorirli ancora di più non ritenendo sufficienti i 5 o 6 posti a loro destinati si vuol costringere le società o a giocare solo in 10 per aver 3 extra o a ricorrere principalmente ai comunitari, molto più pesanti nel rapporto qualità/prezzo degli extra.
C’è poi il discorso naturalizzati autentico male assoluto, perchè anche loro potrebbero portare una qualche concorrenza ai nostri, quale idea migliore se non (contro ogni legge della repubblica) farli ritornare stranieri eppure in tutti gli altri sport è una costante campagna acquisti.
Fossi nelle squadre che costituiscono a lega di comune accordo (cosa chiaramente impossibile) azzererei i settori giovanili così la Fip se vuole i giocatori se li costruisce da sola e poi se li può tranquillamente convocare in nazionale tutto naturalmente a sue spese. Saluti
Tutta la vita con il grande DINO e non perchè lo adoravo da giocatore (rimpianto NBA clamoroso!), ma se lo fanno anche in SPAGNA, che è da tutti ritenuto il campionato migliore, perchè in ITALIA no? e guardacaso continuano a sfornare giocatori di altolivello!
sento parlare sempre di italiani che costano di più, ma ci sono tantissimi americani, e non ,che costano poco e valgono altrettanto!
manager, svegliatevi! non siamo più negli anno ’80, la maggior parte degli americani è una sola! seguite l’esempio di LIVORNO (drew nicholas), REGGIO EMILIA (mc intyre, minard, garris) CANTU’ (stonerook) e decine di altri che sicuramente dimentico, invertite il ragionamento che l’italiano giovane se è forte arriva comunque, l’americano deve essere forte se vuole giocare!, i trainig camp e le summer league servono a questo. i vari GALLINARI BARGNANI BELINELLI sono arrivati dove sono perchè hanno giocato davvero in serie A giovanissimi. infine BENEDETTO IDDIO, ma quand’è che regolarizziamo la questione dei contratti con un semplice SALARY CAP? In questo modo SIENA per esempio può continuare a rinforzarsi per puntare all’eurolega, ma se sgarra dal tetto salariale paga un euro di penale per ogni euro in più, da ridistribuire alle altre squadre
Totalmente d’accordo con Meneghin, trovo questa cosa vile e penosa….
io capisco benissimo il ruolo istituzionale di dino,capisco benissimo ke la nazionale(prima squadra e le giovanili tutte)devono essere tutelate,difese fino alla morte xke’ rapppresentano l’identita’ nazionale(poi ognuno sugli azzurri puo’ pensare qll ke vuole);ma allo stesso tempo capisco anke la lega xkè avere1italiano in+in squadra significa spendere soldi,soldi assai(km diceva toto’)x il settore giovanile a-ke1societa’ nn si voglia buttare alla ricerka di giocatori italiani sul mercato(prego,fate pure!!!)..ma qui parliamo di blocco dei campionati,di nazionali snz atleti. x me fip-rigida,lega+disponibile e sto benedetto coni ke intervenga(è1caso o petrucci lo vedo in tv sl x il calcio??)…ah brutta cosa la politica nello sport,figurarsi nella pallacanestro!