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Il caso Facchini

I FATTI

Sopra trovate il link alle immagini di domenica a Cremona. La partita comincia con un tecnico assestato da Facchini a Casamassima, dirigente della NGC Cantù con cui l’arbitro ha discusso nel corso del riscaldamento rispetto alla posizione di Nicola Brienza, assistente allenatore che da molto tempo nelle gare esterne si iscrive a referto come giocatore.

Dopo i 2 liberi di Bell la palla a due ed il fallo antisportivo di Lydeka, sanzionato da Sardella. Inusuale, a dir poco l’inizio, inusuale la fine. Cremona va avanti a 4 secondi dalla fine col libero di Brown, che sbaglia il secondo. A questo punto in un mondo perfetto la Vanoli tutto farebbe tranne che rischiare di mandare la palla fuori campo, permettendo così a Trinchieri di ottenere il time-out che gli permette di avanzare la posizione della rimessa.

E invece Gary Forbes devia proprio oltre il fondo. Il resto, come si suol dire, è storia, con Ortner e Green che sfruttano bene la seconda opzione di una rimessa disegnata per Mazzarino ed una difesa decisamente rivedibile.

IL COMMENTO

Molto si discute di quanto avvenuto durante il riscaldamento. Come altri, non essendo presente alla gara ho cercato di acquisire qulche elemento, che peraltro per la natura dell’episodio non può che arrivare dalle parti coinvolte. Facchini è accusato da più d’uno (e non da domenica) di esagerare nella voglia di protagonismo, la NGC viene da altri censurata per il doppio ruolo dell’incolpevole Brienza. Ecco una maniera di NON affrontare la vicenda.

Non mi interessa dare patenti di santità e men che meno scagliare pietre contro presunti colpevoli. E neppure emettere un giudizio su un episodio che in sé stesso è ricostruibile solo fino ad un certo punto. Lambiccarsi sulle libertà di riscaldamento/non riscaldamento che sicuramente un giocatore ha piuttosto che sull’aver agito da allenatore o meno durante il pre-gara significa sfuggire il cuore della questione.

Il contesto in cui si inserisce quanto avvenuto a Cremona, quello invece mi interessa. Il miglior arbitro europeo, tale considero Facchini, non deve/può travalicare le proprie prerogative, tanto quanto il peggiore. Non so e non mi importa se lo abbia fatto. Ma è talmente bravo, galantuomo ed intelligente da potersi giudicare a bocce ferme valutando se c’è stato questo eccesso. Se nella sua decisione c’è anche solo all’1 % la voglia di censurare la posizione di Brienza (di cui parleremo a breve) ha sbagliato. Senza mezzi termini ed esitazioni ed anche se apprezzo il suo coraggio. Avrebbe sbagliato anche se eventualmente il giocatore/coach (o viceversa) si fosse messo con lavagnetta e pazienza a spiegare gli schemi ai compagni (cosa che peraltro si può fare solo con lo status di allenatore). Postilla: se anche questo eccesso c’è stato (ed è più che possibile), questo non autorizza a bollare Facchini come protagonista per passato e futuro.

Venendo alla posizione di Brienza, giova un rapido excursus temporale. La presenza di 12 giocatori a referto nasce dalla precisa volontà delle società di aggirare lo spirito di una regola, relativa al numero minimo degli italiani da iscrivere, che le società stesse hanno subìto e non condiviso. Spero non sfugga a chicchessia la schizofrenia di questo sistema, quasi parossistica. E spero ancora di più non sfugga che per quanto discutibile (per me molto) questa è una regola comunque accettata.

Aggirarne patentemente lo spirito con Brienza o con uno dei tanti “ingrossa-roster” che in verde età devono guardare la partita dalla panchina è eticamente assai discutibile. Nella migliore delle ipotesi c’è un deficit significativo di coerenza e onestà intellettuale, mettiamola così. E se la confusione tra chi legifera, controlla e deve rispettare i precetti (con relativa enorme zona grigia) vi ricorda qualcosa, beh, non posso che trovarmi d’accordo con voi.

E allora torniamo ai princìpi che questa vicenda ci suggerisce di ribadire e difendere. 1) L’arbitro deve amministrare le regole, con decisione ma senza riscriverle mai. 2) In un campionato professionistico chi va a referto deve essere un giocatore, abile ed arruolato. Non un allenatore, non un ragazzino, non un eccipiente.

Ancora, questi due prìncipi sono stati rispettati a Cremona o meno ? Non lo so e non lo posso sapere. So che Facchini e Cantù sono due importantissime risorse del basket professionistico, idealmente sulla stessa lunghezza d’onda, cioè quella della ricerca di un basket migliore. Il fatto di trovarsi domenica su due barricate diverse non deve spegnere il dialogo o dare il via ad una Caccia alle Streghe che è solo una fuga dalla realtà. Quella realtà non si governa con il rispetto bizantino di regole che peraltro, finchè ci sono, vanno rispettate e fatte rispettare con rigore totale ed assoluto. Lontano si può andare solo con un patto: rispettare lo spirito di regole che vanno riscritte per adeguarle alle esigenze di un millennio che è cambiato. Per il resto, cfr. Califano.

Published inHomepageSerie A

24 Comments

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  6. alessandro alessandro

    Caro Flavio , due cose mi sembrano chiare .
    1) Facchini non viene considerato da nessuno di noi il miglior arbitro europeo, anzi .
    Deve darsi una regolata o gliela devono dare .

    2) E’ vergognoso che una società come Cantù con il suo passato glorioso nel settore giovanile ricorra a questi espedienti , per aver completamene abbandonato negli ultimi anni, come moltre altre squadre , il settore giovanile.

    Chi sviluppa il settore giovanile, deve essere PREMIATO.
    Saluti

  7. fredasterie fredasterie

    diciamo che poi sky l’ha fatta grossa dando pure a facchini la possibilità di parlare via microfono a fine partita per spiegare le sue ‘encicliche’…. ma per piacere, io pago per vedere i giocatori, non lui.

  8. alessandro alessandro

    ma poi Lideka ha fatto fallo???antisportivo??? ok che interpretare l’antisportivo è diventata un impresa ma si sta esagerando,ormai è diventato uno strumento per gli arbitri per far capire chi comanda.
    Brienza ormai è tre anni che va a referto..sono canturino e non condivido questa scelta ma non puo essere punita da un arbitro in campo a questo ci penseranno altri enti.Cicoria e Facchini sono ottimi arbitri ma un po permalosi(Sconochini)

  9. vincenzo vincenzo

    1domanda a cui vi prego di rispondere:ho sentito ke recalcati è stato esonerato,potete confermarlo???? grazie1000(soprattutto se confermate..skerzo!)

  10. pier pier

    facchini è un malato, malato di protagonismo.
    Com’e’ possibile che si parli sempre di lui?
    Ogni qualvolta arbitra quest uomo c’e’ sempre una chicca da riportare, lui fa spettacolo, si inventa regole e non dialoga mai con i giocatori (imperdibili le occhiate che tira ai giocatori che provano a chiedere spiegazioni).
    Ho avuto il dispiacere di conoscerlo, è una persona alla disperata ricerca di attenzioni, smanioso di farsi vedere.
    Si limitasse a fare l’arbitro senzaa atteggiamenti alla mario merola forse e dico forse non sarebbe male.
    Ma così com’e’ rimane un cancro per il basket.
    e le decine di migliaia di lamentele di tifosi in qualsiasi stadio/forum/bar sono li a dimostrarlo.
    Questa persona andrà bene al Palazzo, ma alle persone normali che vanno allo stadio o che gurdano una partita in tv non piace… e mai piacerà.
    Flavio gli arbitri bravi sono altri… e spiace sentire da te che sei stato anche un arbitro una simile affermazione.
    Non ricordo l’ulitma volta che ho visto facchini sorridere durante una partita….

  11. Michele Michele

    Vado un minimo fuori tema, ma la visione del video mi ha fatto venire un forte dubbio: sull’ultima azione il cronometro parte visibilmente in ritardo o sbaglio?
    Fermando l’immagine a 2:27 si vede il cronometro ancora fermo con 3”05 da giocare quando Green sta per ricevere il passaggio di ritorno sul dai e vai dalla rimessa.
    Spero che quello che si vede sia solamente il cronometro televisivo (ma spesso si usa quello per giudicare al volo se un tiro sia avvenuto in tempo, o sbaglio?) e che quello ufficiale sia al contrario stato molto, ma molto, più preciso.
    In merito all’argomento principale della tua discussione, Flavio, per me già il fatto di parlarne significa che qualcosa non funziona: devono esserci delle regole, e quelle regole fatte rispettare. Senza dover dipendere in questo dal maggiore o minor “carisma” dell’arbitro. La parola protagonismo in un arbitro mi piace poco. Anche se con Facchini, ogni tanto, la tentazione di usarla…

  12. Massimo Massimo

    @Claudio: quando giocavo io, a 17/18 anni facevamo a botte per essere convocati in prima squadra, fare trasferte di centinaia di Km per stare seduti 40 minuti e magari dover portare le borse ai veterani…in Serie D, non A. Perché poter vivere la partita dei “grandi” dall’interno non aveva prezzo, e si imparava un sacco anche senza alzarsi dalla panchina.

    @Mirko: di Facchini puoi dire quello che vuoi, ma come vuoi definire un arbitro designato a fischiare una finale olimpica (sia pure per il bronzo)?

    @Diego: il regolamento dice che tutto quello che succede nei 20 minuti precedenti l’inizio è sanzionabile dall’arbitro. Non ci deve essere un perché o una logica: il regolamento è chiaro, e dirigenti, allenatori e giocatori lo conoscono; se sono intelligenti si adeguano, altrimenti ne subiscono le conseguenze.

  13. Diego Diego

    Premesso che le opinioni di boole e Claudio mi sembrano entrambe rispettabili, forse il problema è un altro: E’ logico che qualcosa che avviene fuori del campo e non correlato alla gara dia luogo a falli tecnici? Voglio dire, se la posizione di Brienza è irregolare, o un dirigente risponde male all’arbitro prima della partita, o un giocatore scalcia i tabelloni, perché fallo tecnico? diamo una bella multa e lasciamo andare via la partita normale. Se Cantù avesse perso di uno? sarebbe logico perdere perché un dirigente 10 min prima dell’inizio litiga con l’arbitro?
    Per tutto il resto, sono le persone a fare le regole e non viceversa. Perché Chiacig è “a piedi” ed altri meno forti giocano? forse oltre il numero minimo serebbe meglio mettere anche gli stipendi massimi? (tipo NBA p.e.)
    Comunque molti allenatori, anche delle giovanili, dovrebbero prendere esempio da Capobianco , vedi ultimo Superbasket, o da Vitucci.

  14. Gianluca Gianluca

    Dopo la doppia invenzione della scorsa settimana quando “the protagonist”….alias Fabio Facchini, in quel di Avellino ha incredibilmente, a cavallo del 3° e 4° quarto, inventato la regola della rimessa invertita causa incitamento del pubblico con fischietti (successivamente sanzionato, giustamente, dalla Lega) non ho davvero più nulla di cui meravigliarmi…ma che basket sarebbe senza Facchini!!!

  15. Mirko Mirko

    a prescindere da ciò che é successo,ma come si fa a definire Facchini uno dei migliori arbitri europei?Direi proprio che non è cosi,e si possono citare mille episodi in cui ha preso il sopravvento il suo ego,fischiando a sproposito.

  16. Claudio Claudio

    La prima volta è una figata, la seconda e la terza è bello, poi, quando ti accorgi che non giochi mai, che sei lì non per meriti ma solo perchè serve uno col passaporto giusto, ti girano i coglioni. E il giorno dopo l’interrogazione su Sallustio, piuttosto che sui logaritmi o su Spinosa, ce l’hai tu, anche se fai panchina in serie A.

  17. boole boole

    scusa Claudio ma secondo te per un ragazzo di 16 anni è un “sacrficio” andare in panchina con la serie A a 600 km da casa o una figata??! conosco tanti ragazzi di 16 anni, credo che tutti mi darebbero la seconda definizione…

  18. Claudio Claudio

    Rispondendo a Moreno, senza polemica: è più ridicolo e falso mettere a referto un assistente allenatore come giocatore o mandare in panchina un ragazzo di 16 anni che non entrerà mai, a cui magari si chiede il sacrificio di andare la domenica a 600km da casa, con l’obbligo il lunedì di andare a scuola? Per me stanno sullo stesso livello e sono tutte entrambe due situazioni che hanno origine dalla stessa regola. E’ fariseo un comportamento come lo è l’altro, non vede perchè lo “scempio ” deve stare solo da una parte…

  19. Massimo Massimo

    Per come ho capito io lo svolgimento dell’episodio incriminato, Facchini si è limitato a chiedere come mai una persona iscritta a referto come giocatore non stesse effettuando il riscaldamento; ed è pienamente un suo diritto ed un suo dovere, perché chi non è in grado di giocare (ad esempio per infortunio) non potrebbe essere iscritto a referto. Poi si è preso una rispostaccia, e di qui il tecnico.

    Dici che Facchini intendesse “punire” Cantù per il suo tentativo, per altro perpetrato negli anni, di eludere i regolamenti FIP? Può darsi, tutto è possibile, e conoscendo un pochino il carattere di Facchini ci potrebbe anche stare; ma mi domando come mai proprio domenica, quando a Facchini sarà sicuramente capitato più e più volte di arbitrare Cantù negli anni passati.

    E mi domando anche che senso abbia per la FIP da un lato usare gli arbitri per punire quelle persone che, sprovviste del patentino di allenatore, soprattutto a livello giovanile si iscrivono a referto come dirigenti agendo poi di fatto da coach; e dall’altro tollerare nel massimo campionato, dove professionalità e rispetto delle regole dovrebbero essere imperativi, che una squadra iscriva a referto il primo assistente come giocatore, per aggirare una norma sui cui la FIP stessa sta facendo una crociata da anni.

    Una curiosità per chiudere: Brienza almeno si presenta vestito con la divisa di gioco?

  20. Moreno Moreno

    Al di là del protagonismo di Facchini, oramai acclarato da millanta episodi, ma la Lega Basket non ha nulla da ridire sul comportamento di Cantù?. Perchè ci sono squadre che iscrivono a referto dodici giocatori veri ed altre che, per ottenere il numero minimo di italiani, mandano a referto anche gli asistenti allenatori?. Esistono delle regole, per quanto dettate da protezionismo, che devono essere rispettate da tutti. Ma siamo in Italia dove fatta la legge si pensa subito al modo per disattenderla. Ora una Lega seria imporebbe alla Cantù di turno, di finirla con questa presa per i fondelli.

  21. Riccardo Bassi Riccardo Bassi

    premesso che non sono tifoso di nessuna squadra del campionato italiano e quindi nell’assistere alle partite ho un approccio neutrale, mi sembra di poter dire che, in generale, l’arbitro Facchini spesso in qualche modo risulta assurgere a protagonista delle partite. Spesso inoltre alcuni fischi vengono accompagnati da gesti teatrali; a me sembra invece che tutti i fischi sono uguali e quindi non ritengo che sia richiesto agli arbitri di accompagnarli da gesti teatrali.
    Non sono per niente soddisfatto poi del metro arbitrale, sopratutto sulla regola dei passi comje (non) applicata alle partita degli Usa ai giochi del 2008.
    un saluto
    Riccardo

  22. Ogni volta che ata per iniziare una partita in TV, e vedo che tra gli arbitri c’è Facchini, sbuffo e mi scappa via qualche commento non necessariamente da dare in pasto a google. Perché so già che invece di vedere una partita, vedrò un arbitro inquadrato più spesso dei giocatori.
    Mi spiace, ma non siamo d’accordo: conoscere le regole non fa di te un arbitro, esattamente come la conoscenza delle leggi della fisica che spiegano la conduzione dinamica di una moto in curva, non fa di un ingegnere un pilota.
    Facchini non è un buon arbitro, è il peggiore di tutti, proprio perché cerca di giocare la partita al posto dei giocatori.

  23. vincenzo vincenzo

    facchini puo’ anke essere il miglior arbitro a livello europeo km conoscenza delle regole,xo’ io credo ke1arbitro debba sempre entrare kn la testa nella partita(il riferimento è agli ultimi secondi di1partita qnd1squadra è costretta a fare fallo e qlk furbone kiama antisportivo…è normale ke il falllo è cercato,voluto,ma va interpretata la situazione),e sinceramente kiamare1tecnico xkè nn sn state rispettate le regole mi sembra assurdo;o dai partita vinta a cremona o nn dare niente(1tiro libero a cs serve?). l’antisportivo mi sembra esibizionismo puro(tra l’altro fiskiato da1altro arbitro). x brienza il problema nn è cantu’,sn sempre le regole sugli italiani e x essere rispettate vengono skierati11,12tesserati! è km il cane ke si morde la coda:la societa’ nn rispetta la regola,l’arbitro da’ la punizioncina di1tiro libero ma la squada rimane sempre irregolare…

  24. Caro Flavio,
    io ti apprezzo immensamente quale miglior giornalista di basket vivente, ma non condivido la premessa su Facchini: non lo considero il miglior arbitro europeo, proprio nell’ottica di una “trasparenza” sul campo che lui non ha, essendo sempre in cerca di nuovi “chirurgici” cavilli da regolamento per far parlare di sè. Hai appena citato questioni, come quella di Brienza, che esulano dall’etica del gioco fine a se stesso, che non solo incide sul risultato (anche se minimamente) della partita, ma che condiziona il rapporto squadra-arbitri (e di conseguenza pubblico) prima ancora della palla a due. Trovo che “scivolare” silenziosamente fra le pieghe di una partita, anch a costo di soprassedere alcuni aspettucci regolamentari, sia il miglior modo di arbitrare; per fare un esempio, mi viene in mente un parallelo calcistico, quando venne gettata una bottiglietta d’acqua dalla curva verso Collina, e lui, candido, raccoglierla e berne un sorso…
    A margine di tutto la mia impressione è che bisogna stare attenti ad essere troppo fiscali, snaturando la selvaggia contesa di una partita di basket che, sempre e comunque, dovrà essere giocata da due squadre e da giocatori, non da dirigenti o da avvocati!
    Con stima,
    Raffaele

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