Il duello Oriani-Pop (di cui al link qui sopra) appassiona le folle dal 2007 (a mia memoria, nella conferenza stampa post 4-0 Pop fu veramente scortese in maniera gratuita su una domanda del tutto educata e legittima di Massimo). Certo che Pop è grande allenatore ed immensa persona, ed altrettanto certo che questo non significa che abbia sempre ragione o sia sempre gradevole. Detto questo, la domanda in questione è iper-lecita e la risposta è brusca, non maleducata. Onestamente è difficile in quella condizione argomentare a lungo, e il senso della risposta è che ha preso in considerazione i termini del problema e deciso, molto prima di gara 6, di agire così (no fallo).
Farne una questione di Europa vs. USA mi fa scappare da ridere, i termini del problema valgono in Papuasia come in Bretagna, a Miami come a Pizzighettone. Provo a sintetizzare:
1) quelli che sono sicuri di sapere cosa si deve fare sono evidentemente dei medium. Non esiste una cosa GIUSTA a prescindere ma un’opinione personale basata sugli aspetti che ognuno ritiene preponderanti di questa equazione
2) Parlare di fallo sul tiro (a 15 secondi) è fuori luogo, fare un fallo con così tanto tempo sul cronometro sarebbe folle perchè aprirebbe una serie di variabili (rimesse, tiri liberi da convertire, eccetera) destinate a favorire (da un punto di vista TEORICO) laa squadra che vuole rimontare
3) in senso TEORICO il non-fallo è giustificato dalla percentuale bassissima del tiro da 3 alla disperata vs. quella sui tiri liberi. Per questo fino a 5-6 secondi dalla fine (ognuno ha il suo benchmark) è difficile dire che sia conveniente fare fallo. Ma se putacaso uno volesse farlo, mi sentirei di dire che non sono d’accordo, non che ha sbagliato o che è europeo, americano, caucasico od afro-americano
4) Ancora, chiunque abbia dimestichezza con la situazione, capisce che le cose avvengono ad una velocità folle. Pensare di fare fallo sul rimbalzo-riapertura è fuor di discussione, non è realistico, in quei momenti è tutto scrambling
5) Come bisogna accettare il risultato, bisogna accettare la propria decisione e quella altrui senza analizzarla a seconda dei risultati. IMHO, la decisione di non far fallo sul primo tiro è corretta non perchè il tiro è stato sbagliato ma perchè appunto è solida a livello di percentuali e legge della probabilità. Dopo, ribadisco, a mio avviso il problema non si pone.
Finalino: non sappiamo cosa sarebbe successo se ci fosse stato il fallo. Sappiamo invece che su 100 situazioni del genere non commettere fallo è conveniente più di 50 volte. Poi si può ignorare questo dato, ma sostenere che farlo sia addirittura “giusto” mi par troppo. Io potrei anche passare in quarta contro Ray Allen, ma se sbaglia il tiro non posso dire di aver fatto la scelta giusta. Ho fatto una scelta non logica ed il risultato, che NON dipende solo dalla mia scelta ma da altri 2000 fattori, è stato positivo. Ed il principale di questi fattori è che Allen ha messo un tiro pazzesco per difficoltà, e la sua classe e bravura contano nella valutazione dell’episodio molto più di quanto fatto o meno dagli avversari.
Le due bombe sono due broken play, da rimbalzo. Sui broken play la logica non conta nulla. Gli Spurs non hanno preso il rimbalzo per colpe specifiche e per colpe specifiche non erano accoppiati con LeBron sulla prima tripla. That’s it
PS: Per quel nulla che interessa, se posso faccio fallo sicuro a 5-6, forse a 7-8, mai prima. Ma bisogna che ci siano le condizioni per commetterlo in sicurezza, senza che ne vengano fuori 3 liberi
A mio parere la discussione,più che sul fallo non fallo,dovrebbe vertere sulla scelta di Pop di tenere fuori Duncan nei due possessi decisivi. Gli Heat hanno preso le ultime 2 triple dopo un rimbalzo in attacco. Posso capire sul penultimo possesso Heat: vinci di 5,la sola cosa che gli altri possono fare è sperare nel tiro da 3,quindi tolgo Duncan per marcare meglio i loro cinque esterni. Ma sull’ultimo possesso Heat,quello della tripla di Allen,Lebron gioca il pick ‘n roll con Bosh ed io Bosh in quella situazione lo faccio marcare da Duncan tutta la vita:sarà lui ad adattarsi,a leggere,capire se cambiare,uscire o altro.Ad una manciata di secondi dal quinto titolo,devi andare con la stella che te ne ha fatti vincere quattro.Magari è la scelta più comoda,vigliacca,ma con Duncan in campo per me Bosh quel rimbalzo non l’avrebbe mai preso.
San Antonio ha perso il titolo per colpa di Pop? stiamo scherzando vero?
Sulla questione fallo chi crede di possedere la verità assoluta è un medium.
Analizziamo la situazione tecnica: 95-92 SA! mancano 20 sec, azione decisiva per miami! Guardate l’errore (PUERILE!!!!!!!) di Parker! il suo “cambio-non cambio, oddio non ho cambiato, devo cambiare” sul blocco! è li la chiave ragazzi!!!! Ecco perchè Bosh prende il rimbalzo. PERCHE’ RIMANE SOLO!!!!! Parker ha “missato” il primo blocco! poi si sono ritrovati lui e Diaw (a proposito meglio Diaw che Duncan per difendere un tiro da tre! tutta la vita)a dover piombare su James che stava per prendere la tripla.
Risultato Bosh solo, rimbalzo e miracolo di Allen. Perchè non si parla di questo???
Concordo sia con Michele che con Andrea, per questa volta il ragionamento di Flavio sulle possibilità superiori al 50% mi lascia un po’ perplesso perché non tiene conto delle probabilità di successo in caso contrario, ovviamente tutte da dimostrare ma alte comunque, e poi perché anch’io non ricordo falli neanche a 5 sec. dal termine, di conseguenza, visto l’uso che si fa di questa tattica anche nelle giovanili e nei campionati minori in Italia, direi che si tratta anche di cultura cestistica. In questo specifico caso, anche se sembra un eresia, anche poca elasticità mentale perché la bravura dell’allenatore sta soprattutto nel capire le situazioni e la mancanza di timeout di Miami avrebbe dovuto aiutarlo nella scelta, se mai avesse avuto un dubbio. La cosa certa è che ha perso un titolo e non è poco, ma la possibilità almeno di scelta tra un metodo e l’altro andrebbe presa in considerazione anche al di la dell’oceano.. Con rispetto, Simone.
Caro Flavio,
sinceramente non saprei dove scriverti per farti questa domanda, quindi la scrivo qua, al massimo la cancellerai.
Arrivando dai 10 milioni di Jackson e ad un probabile biennale per Ginobili a 5-6 milioni l’anno, gli Spurs hanno un grande spazio salariale, tu che sei informato a riguardo, cosa potrebbero fare?
Grazie dell’attenzione
Ma uno che ha perso gara 6 in quella maniera cosa volete che risponda……ha fatto bene a liquidare la domanda cosi’.
Uno puo parlare della partita,delle sensazioni in campo ma no di decisioni a posteriori su singoli episodi.
La domanda e’ del tutto assurda.
http://www.sienanews.it/2013/06/21/mors-tua-vita-pea-suicidi-di-massa-nella-banda-osiris-tutta-colpa-di-siena/
Non sono d’accordo sul discorso delle percentuali. Ho poco più del 50% se lascio il tiro da tre. Ma ho secondo me 70 o 80 (a seconda di chi tira i liberi) con il fallo sistematico (senza contare un 10-20-30% di possibilità di errore da parte dell’avversario).
Vorrei ricordare anche che in Europa, anche a livelli di minors (dove non ci sono tiratori come Ray Allen) si va sempre per il fallo sistematico. Inspiegabile veramente da Pop (senza considerare il tenere fuori Duncan…)
Articolo fantastico, rispetto immenso per una persona come te, Flavio.
Sono amante dell’Nba da 5 anni e grazie anche le tue interviste.
Scusate però qua si parla di due tipologie di falli, L’hack Shaq , è fatto per far perdere ritmo alla squadra avversaria , recuperare punti , ed influire psicologicamente sul giocatore con cattive percentuali dalla lunetta, qua è semplicemente un fallo per non far pareggiare la squadra con una tripla disperata che statisticamente la maggior parte delle volte non entra, si può discutere se farlo o meno questo fallo , ma sono due cose diverse.
A 15 secondi dalla fine non è nella loro cultura , punto e basta , penso che Popovich sia abbastanza incavolato per il fallo su Ginobili ( amio avviso non c’era)non certo per questa discussione
Si però a memoria non ricordo un fallo negli ultimi secondi in NBA quando la propria squadra è avanti di 3. Che poi sia per calcolo delle probabilità e non per mentalità, alla fine resta un dilemma che, in NBA, non prevede l’alternanza delle risposte ( e che in FIBA e là poco è abbastanza oggettivo).
non lo so. fallo sistematico e niente time-out per Miami mi sembrano una scelta che premia. ma era una cosa da stabilire prima, prima dei rimbalzi. poi certo devi vincere la sfida ai tiri liberi e fare le rimesse come Dio comanda…
Il problema sono stati evidentemente i due rimbalzi d’attacco, che hanno poi generato i giochi rotti e le conseguenti triple. Io avrei tenuto conto del fallo sistematico considerando che Miami non aveva più time-out, e quindi in una sfida ai liberi avrebbe dovuto farsi tutto il campo ogni volta. Però poi c’è sempre da fare la rimessa (non sempre facile, vedi Duncan sul cordone) e c’è da mettere i liberi (prima di Leonard aveva già sbagliato anche Ginobili)
Non capisco come Pop, per il quale ho grande stima, concepisca il fallo su Howard ed altri come lui, per mandarlo in lunetta ed evitare una difesa più articolata , pratica che a mio avviso e’ antisportiva e non pratichi il fallo sopra di tre con palla in mano ai avversari per mandarli in lunetta e gestire l’ultimo possesso. Dove finisce l’etica del gioco e comincia l’opportunismo tattico ? Lorenzo Gnudi Bologna
Anche io avrei fatto fallo a 5-6 sec non prima. Però la cosa che più non capisco di Popovich è la sostituzione di Duncan negli ultimi possessi difensivi. Ok che vuoi cambiare su ogni pick’n’roll ma è pur vero che poi ti esponi al rimbalzo offensivo, io presumo (poi non si avrà mai la riprova) che con Duncun in campo una di quelle due palle sarebbe stata degli Spurs e ora a San Antonio sarebbero sul bus per la parata.
Tutto vero. Ma quella frase sull’Europa, come a voler denigrare il fallo per una questione di “non-gioco”, detta da uno che ha praticato per anni l’hack-a-Shaq mi pare un filo particolare ecco. Per non dire grottesca.